fuochi d'artificio ed esplosione

Quando scoppia tutto. Di spari e affini

proiettili
Foto di MasterTux da Pixabay

Colpi di qua…

Come sa bene chi mi legge dagli inizi, una certa sera della mia vita ho avuto un’esperienza irriducibile e non replicabile: trovarmi esposta in modo diretto e ravvicinato a un’enorme quantità di spari. Venivano da fucili automatici conditi da qualche granata qua e là, in un quadretto acustico dallo stile affatto sobrio e posato. Questo per circa due ore e mezza, prima che il macabro show terminasse.

Il suono, secco e implacabile, era sempre uguale, cambiava però la cadenza: ora ritmica e prevedibile, ora improvvisata, inattesa, con virtuosismi. Faceva “pam”, “pam”, “ta-ta-ta”, e quando sembrava essere finito, invece ricominciava. Non aveva nulla a che vedere con il rumore degli spari che si vedono nei film, sistemato al mixaggio per risultare molto più basso e livellato con il resto del sonoro. Questo, quello vero, sovrastava ogni cosa, scuoteva il corpo umano e ne inquinava la linfa.

Mi si è fuso nella testa, nei nervi e nel respiro, rimanendovi inscritto. Non ho ancora finito di disinnescarlo e di espungerlo del tutto.

… botti di là

Una delle conseguenze sulla mia psiche di questo bel concerto è stata che per anni non sono più stata in grado di subire il crepitare di fuochi d’artificio, petardi, miccette e simili, senza farmela sotto.

Già poco dopo l’accaduto, quando realizzavo il desiderio di passare il capodanno a New York, non lo festeggiavo a Times Square tra la folla bensì in un localino modesto e dal basso profilo, che per giunta si chiamava “Bar Milano” a ricordarmi ancor più ironicamente la discrepanza dal mio ideale. Avevo sempre sognato di assistere a quei bei festeggiamenti pirotecnici di massa e tuttavia, ora che l’occasione era a portata di mano, se mi fossi forzata a coglierla avrei avuto un attacco di panico o un infarto, lì sul posto, tra uno scoppiettio luccicoso e l’altro.

Champagne!

bottiglia stappata che fa il botto
Foto di Myriams-Fotos da Pixabay

Anche se oggi va meglio e i botti per me si sono ridimensionati alla categoria del “leggero/medio fastidio”, chiunque abbia mai aperto una bottiglia di spumante in mia compagnia sa che è sempre cosa gradita avvisarmi prima di stappare: “Tappo in arrivo!” Altrimenti una zona non controllabile del mio cervello potrebbe pensare che, insieme al “pum!”, invece che del vino scorrerà del sangue.

Una piccola parte di me ne rimane ineluttabilmente convinta anche quando la scena si svolge senza sorprese sotto ai miei occhi vigili e chi stappa lo fa lentamente, alla luce del sole o delle lampade – dunque senza clamori improvvisi o minacce immaginate, ma puramente nel comfort di una situazione protetta e preannunciata. Di più: comicamente, è così persino quando sono io stessa a voler aprire una bottiglia. La memoria del corpo è un fenomeno con regole e tempi tutti suoi, e che non può essere controllato con la volontà.

Ora che ho reso l’idea di questo speciale disagio, proseguiamo e arriviamo al punto.

Nei panni altrui

Siccome la vita fa sempre in modo di consegnarci nuove analogie, oggi mi ritrovo a convivere con un cane (la preziosissima pet therapy!) che sotto questo aspetto assomiglia alla me di qualche tempo fa. Il fatto che l’ex-randagia Petra provenga da un canile del Napoletano mi porta a immaginare che anche lei deve aver trascorso, un po’ come me, qualche seratina dai frizzi speciali, in cui boati e fragore erano intollerabili; ma in realtà non credo che in qualunque altro caso per lei sarebbe stato tanto diverso. Né ritengo che la cosa abbia un peso differente per molti suoi simili, o per i tanti altri di specie distinte dalla sua che non dispongano di una razionalità avanzata come quella umana.

Guardo Petra allarmarsi, disorientarsi e terrorizzarsi per ciascuno dei mille scoppi di fine anno e mi sembra di rivedere una giovane e traumatizzata Giulia, senza poterla aiutare. So esattamente cosa prova, in ogni fibra del suo essere, e lo so meglio, più degli altri; conosco quel senso totalizzante di fragilità, quell’impotenza davanti a una violenza oscura e sconosciuta che incombe senza un perché, quell’incubo assoluto e incurabile del sentirsi attaccati e perseguitati dall’ignoto. Gli animali, certo non tutti ma molti, quando tutto scoppia provano questo; spesso senza che lo immaginiamo, a meno che non siano i nostri.

Quando ci sono i botti, se anche spiegassi a Petra di che si tratta, lei delle mie parole non se ne farebbe nulla; nel caso di una pur piccola esplosione nelle vicinanze del nostro marciapiede, se non ci fosse il guinzaglio rischierebbe ugualmente di buttarsi ciecamente sotto a una macchina, sentendosi in procinto di venire assassinata. Non mi resterebbe che raccoglierla inerte, proprio come a Capodanno si potrebbero raccogliere le miriadi di uccelli caduti dai loro rami per lo shock, uccelli feriti o morti per impatti mal calcolati, perché per lo spavento a mezz’aria sono andati a sbattere.

Non avevo mai riflettuto troppo sull’argomento prima del mio “incidente”, ma ora questa verità mi si presenta in tutta la sua evidenza: perché ci convivo, di nuovo.

Soffrire è un po’ morire

canguro grigio accarezzato

Ho imparato a non sminuire i terrori degli animali da quando una volta, in Australia, ho visto da vicino un canguro grigio che stava per essere investito da una Jeep impazzita. Sul punto di essere urtato e sbalzato via, si è sbilanciato dovendo deviare all’improvviso la sua passeggiata saltellante, è inciampato e si è ritirato su di fretta per scappare; e lo sguardo che aveva, quello sguardo di puro terrore era umano, perfettamente umano. Lo stesso identico sguardo di un ragazzo che quella mia famosa sera, tra gli spari, ho incrociato nella calca mentre entrambi cadevamo a terra. Da allora per me non c’è differenza, il terrore ha tanti volti ma è uno, e io di pietà ne ho per tutti.

Non sono umane, ma le bestie sentono, eccome se sentono. Anche molto più di noi, per un udito ben più sviluppato, e però non capiscono, quindi è peggio.

Nel caso dei botti gli esseri coinvolti sono tantissimi, troppi perché si possa minimizzare. Sono il cane della vostra amica, il gatto randagio della colonia, i porcellini d’India dei vicini di casa, il riccio dell’aiuola, il tasso che nel buio esplora il bordo del canale, la lepre che cerca la strada verso la tana e non la trova, il bestiame accalcato.

Ma sono anche le persone: quelle come ero io o quelle ancora diverse, a cui per un motivo o per l’altro i botti non fanno bene. E infine sono le persone delle cronache dell’indomani, quelle che inevitabilmente finiranno senza un paio di dita o peggio – e io so bene che è ok ridere delle statistiche, ma magari poi ci si finisce dentro e allora forse si ride comunque ma diversamente.

Buon Anno!

Foto di Alexa da Pixabay

Vorrei che si estirpasse quella ritualità che impone di credere che senza fare scoppiare le cose non ci si divertirà. Davvero non siamo capaci di meglio? Sul serio non possiamo adoperarci per goderci musica, giochi di luci, persone? Tra tutto quel che c’è, dobbiamo per forza simulare lo schifo delle armi da fuoco, come se ci fossimo solo noi?

Per questo Capodanno vi chiedo con il cuore di pensarci e magari, se vi va, anche di parlarne con chi vi sta vicino (anche solo condividendo questo post), affinché la cultura possa un giorno cambiare in meglio. Quel meglio che in noi già c’è, lo so, bisogna solo tirarlo fuori di più.

Buon Anno, prendetevi cura di voi ma abbiatene anche per gli altri.

E grazie di essere passati di qui. 🖤


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Grazie e buona lettura! 🙂


[Foto di copertina di David Garry da Pixabay]


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Commenti

62 risposte a “Quando scoppia tutto. Di spari e affini”

  1. Avatar coulelavie

    Come forse ricorderai, con me sfondi una porta aperta. Per fortuna il cagnolino che avevo, quando era dentro casa, era più tranquillo di me… Vediamo come andrà col porcellino d’india quest’anno. Secondo me ci mangerà sopra e non patirà troppo. 😉 Per fortuna a ogni anno i botti calano, sopratutto per questioni economiche però, non perché la gente migliori, eh!
    E poi diciamolo: fare botti nel 2022/23 è da veri incivili ignoranti!

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Oggi ho appena appreso che a Milano i commercianti hanno fatto ricorso al Tar contro l’ordinanza comunale che impediva i botti in questo periodo dell’anno… e hanno vinto. Cioè io non ho più parole.
      Il porcellino è una grande incognita! Quando li avevo in Australia avevo molta paura per loro, ma per fortuna i botti che arrivavano furono pochissimi e molto lontani. Dategli tanta barbetta del finocchio! 🙂

      1. Avatar Celia

        I commercianti?! Ma perché?

        1. Avatar Lucy the Wombat

          Perché vendono i botti, presumo 🙈

          1. Avatar Celia

            Ah. Eh beh, certo. Scema io -.-

          2. Avatar Lucy the Wombat

            No ma oggi ho letto tutto l’articolo del Corriere perché non ci potevo credere 🙈

          3. Avatar Celia

            (Lacrima).

      2. Avatar coulelavie

        Anche a roma, non so per quale perverso meccanismo burocratico, se il sindaco fa l’ordinanza “troppo presto”, c’è il caso che il tar l’annulli. In ogni caso non cambia assolutamente niente se il sindaco la fa o no (perché comunque la polizia municipale fa quel che catzo gli pare)…

        1. Avatar Lucy the Wombat

          Chiaro. 💩 Nel parco sotto casa mia d’estate si radunano dei ragazzi a fare casino fino a tarda notte (urlano e penso che si droghino perché non è normale, tutti abbiamo fatto serata anche “su di giri” in giro da giovani e meno giovani, ma per raggiungere quei livelli per me devi tipo aver fumato il crack); al parco più grande non troppo lontano fanno proprio i rave periodici. Per fortuna alla mia finestra il casino arriva già un po’ attutito e non è proprio tale da impedire il sonno, ma tanti residenti più esposti si lamentano e chiamano la polizia da anni: eppure i poliziotti non sono mai usciti. Uno schifo. Che poi io non è che sia per lo stato di polizia eh (tipo addirittura qualche residente propone di recintare e chiudere tutto la sera, una follia che non servirebbe a nulla), ma almeno la decenza di fare il proprio lavoro di ripristino della quiete gli agenti non l’hanno mai avuta.

          1. Avatar coulelavie

            Che poi il problema non sono i ragazzi in sé, il problema è che ognuno vuol fare quel che catzo gli pare, e lo vuole pure spiattellare in faccia all’altra gente, in vero stile mafioso. Ti faccio due soli esempi: questa estate il concerto di Vasco si sentiva pure fino alla Garbatella. Stessa cosa il concerto, se non sbaglio, di Baglioni…

          2. Avatar Lucy the Wombat

            A questo tipo di problematiche penso spesso da quando sono tornata in Europa, perché in Australia c’era spazio vitale e quindi era molto più difficile che capitassero situazioni di difficile convivenza in questo senso. Siccome ci si abitua subito alle cose comode, per me quella era diventata la normalità. E adesso, qui, vedere in quanti modi e forme la gente non ce la fa a rispettare il prossimo (o lo danneggia senza nemmeno rendersene conto) mi sconvolge. Anche questo è un segno che siamo davvero troppi!

          3. Avatar coulelavie

            Io ci vedo più un ritorno all’imbarbarimento.
            La “Legge” è sempre più demandata al discrimine di chi la applica. I poveracci che non contano un cappero se la prendono in saccoccia. I prepotenti gongolano.
            Vabbuò, non pensiamo a queste cose demoralizzanti oggi. Cerchiamo di star sereni. 🙂 Auguri ancora! :*

          4. Avatar Lucy the Wombat

            Secondo me questa non è una tendenza dell’oggi, pensiamo a Don Abbondio e ai suoi quattro capponi portati all’Azzeccagarbugli! 🙂 Il ritorno all’imbarbarimento lo vedo molto legato al fatto che siccome siamo sempre di più e ogni canale si intasa, e il mondo è sempre più polarizzato (la cosa contro cui più si dovrebbe protestare, non contro il senzatetto che dorme nell’androne) mancano mezzi e risorse per espletare bene tutte le pratiche che hanno bisogno di risoluzione. E quindi chi ha più mezzi o canali preferenziali è ancora più avvantaggiato. In Australia se chiamavi la polizia arrivava subito; se il datore di lavoro non voleva pagarti il giusto, tu gli menzionavi il Firework e lui ti sganciava immediatamente tutto quello che ti doveva. Questo un po’ mi manca. Ma giustamente chiudiamo qui e buon anno a te 🙂 😘

  2. Avatar Celia

    Un abbraccio a te ed a Petra, che sia un anno senza shock e senza botti <3

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Siccome sto in una zona di parchi e giardini, gli shock sono già incominciati. Vengono apposta a sparare roba qui. Portare la bestia a fare pipì sta diventando un lavoro… non vedo l’ora che finisca! Baci al porcellino, andate di musica alta!

      1. Avatar Celia

        Vero, tv o radio in sottofondo aiutano!
        E se qualcuno si lamenta, che si sparino un petardo nel darrè!

        1. Avatar Lucy the Wombat

          Che poi almeno a Capodanno direi che un po’ di musica alta non ha mai ucciso nessuno 🙂

  3. Avatar Walter Carrettoni

    Io e mia moglie siamo sconvolti dal fatto che qui in Danimarca vendono botti praticamente ovunque e alcun negozi hanno volantini pubblicitari dedicati… Per fortuna noi viviamo in una riserva naturale e i botti li sentiremo da lontano.

    1. Avatar Lucy the Wombat

      La Danimarca è strana su certe cose: leggevo che vieta certe razze di cani considerate pericolose – strano che sui botti la politica sia opposta 🙄

  4. Avatar romolo giacani

    Un abbraccio forte forte Giù, e una grattatina sul muso alla canetta. Noi ormai da tempo ci siamo convertiti alle lanterne cinesi, silenziose e altrettanto appaganti!

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Grazie, Petra ti amerebbe, anche se non fa testo perché lei ama tutti 😊 Ma sai che, saranno stati gli anni all’estero un po’ nella bolla, ma non sapevo cosa fossero le lanterne cinesi di Capodanno? Ho googlato e ora ho tante domande, anche perché ho trovato articoli che ne segnalano comunque i rischi. 😅😱 Queste lanterne si infiammano e si lasciano volare via, giusto? Ma dove vanno a finire? Chi le raccoglie? Ecc. Aiuto 😅 (Poi beh magari tu te le spari tranquillamente sul tuo terrazzone e non fai male a nessuno, però immagino che anche qui ci sia chi le usa a ca***o. Tipo il discorso sui palloncini in Australia, che ora sono stati vietati in alcuni Stati perché uccidevano la wildlife). Che mondo complicato eh 🙈🔥

      1. Avatar romolo giacani

        Effettivamente anche quelle in teoria potrebbero essere pericolose, però noi facciamo capodanno come tutti gli anni a casa di amici a Ostia, vicino al mare, spazi aperti, quindi i rischi sono minimi. Sempre ammesso che riusciamo poi a farle volare, perché non è detto….;-)

        1. Avatar Lucy the Wombat

          Mi raccomando 😅 (son proprio una guastafeste eh! 😇)

  5. Avatar Tony Pastel

    Pre-cisazione: se domani capiterai sulla vignetta che ho già programmato non c’entra con questo post, con cui sono d’accordo, ma me l’ha ispirata un blog nostalgico che ieri ha pubblicato un post di tutt’altro avviso.

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Ti ringrazio del pensiero! Andrò a vedere, ora sono curiosa 🙂

  6. Avatar piccoloessere

    Hai reso perfettamente l’idea. Qui a Milano stanno lanciando botti anche in questo istante, in pieno pomeriggio. Non se ne può più. Non ho più il cagnolino, ma questo periodo era una costante preoccupazione e un terrore per ogni uscita, anche negli anni scorsi quando erano vietati perchè in ogni caso la gente faceva comunque quello che voleva. Persiste il mio nervosismo soprattutto per il fatto che molte persone se ne fregano del terrore altrui e veramente in città non c’è modo di scappare.

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Assolutamente. Anche noi siamo a Milano ora, iniziano al pomeriggio e scoppiano dappertutto. Il cane lo portiamo giù al volo varie volte al giorno giusto per pipì e stop, lei che ama tanto andarsene in giro a esplorare ora sembra il fantasma di se stessa. Non vedo l’ora che finisca 🤢 Che poi anche al di là degli animali, lanciare miccette a pochi passi dalla gente è proprio una roba criminale.

      1. Avatar piccoloessere

        Sono pienamente d’accordo. Spero passi presto e che sempre più persone vengano sensibilizzate. Buon anno Giulia!

        1. Avatar Lucy the Wombat

          Anche a te. Ancora grazie. Un bacione 🐾

  7. Avatar Paola Bortolani

    “Prendetevi cura di voi ma abbiatene anche degli altri”. Grazie per queste parole che racchiudono il migliore degli auguri e dei buoni propositi che sempre facciamo, e dovremmo mantenere, sempre. Ovviamente sono e sono sempre stata d’accordo su quanto dici riguardo ai botti, anche nella protezione della mia casetta. Buon 2023, e abbi cura di te

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Anche tu Paola! Grazie mille. Un abbraccio 💜

  8. Avatar luisa zambrotta

    Ti auguro un anno felice, cara amica ❣️❣️❣️

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Ti ringrazio e ricambio, buon tutto! 😘😘😘

      1. Avatar luisa zambrotta

        Ti mando un abbraccio fortissimo 🤗🥰🤗

  9. Avatar silviacavalieri

    Ho apprezzato in tutto e per tutto il tuo articolo, condivido in pieno il tuo disgusto per i “botti” anche se, per per mia fortuna, non ho avuto nessuna esperienza paragonabile alla tua.
    Però ti racconto che molto tempo fa sono rimasta “prigioniera” con mio figlio, allora adolescente, in una città assurdamente paralizzata da una festosa ” cerimonia” il cui culmine era uno spettacolo di fuochi d’artificio sul mare. Quella sera mio marito era in casa a letto, convalescente da un difficile intervento al cuore e sua madre stava morendo, da sola in clinica, io e mio figlio, esploratori addolorati, prima in taxi, poi a piedi, di una realtà impazzita, abbiamo cercato per ora di raggiungere la clinica e altre ore ci sono voluti per compiere le formalità che la morte la pietà esigono. Per moltissimi anni ho odiato i fuochi d’artificio, ora li sopporto… Come te “sento” molto i sentimenti degli animali e, da quando ho uno splendido “canipote” capisco il suo disagio, vedo che non riesce a dare un valore alle sue paure. Tornerà il padrone? È andato a buttare la spazzatura o lo abbandonerà per sempre a casa mia? Gioia, speranza, dolore si alternano nel suo cuoricino dolce e pietoso. Da quando sono molto sofferente per varie malattie, se condivide le mie giornata, è la mia generosa guardia del corpo…Buon anno a te, cara, ti auguro ogni bene!

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Ciao Silvia, ho dovuto rileggere il tuo messaggio tanto era ricco di cose e di vissuto. Grazie. Mi fa piacere che ogni tanto tu possa godere della compagnia del “canipote”, è bello e fa bene poter condividere un po’ della loro vita emotiva. Ti auguro tante cose belle. :*

  10. Avatar Alex

    Dove vivo, siamo costretti a vestirci da Arlecchino quando inizia la stagione della caccia altrimenti i cacciatori non fanno la differenze tra noi e i caprioli. Due anni fa, hanno tirato il fuoco d’artificio in centro città, quattro feriti. Eviti la Francia, il 14 luglio e i locali che hanno un nome che assomiglia a un’onomatopea di mitra….. Tous mes vœux pour 2023 Lucy/Giulia, l’umano e Petra 😘😘😘😘😘
    Alex

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Ouch. Temo possa incominciare ad andare così anche qui relativamente alla caccia, perché è appena passato un emendamento very very “laissez faire, laissez passer” in qualunque zona (comprese urbane e protette), francamente raccapricciante. Stay safe.
      Pensa che da giovincella ho passato un 14 juillet a Parigi sugli Champs Elysées, e mi è pure piaciuto! Un po’ meno quando, anni dopo, sono stata invitata al défilé militaire: ci sono andata con l’occhio turistico, ma poi a vedere tutti quegli aerei mandare in fumo soldi e agenti inquinanti sono morta dentro 😀
      Buon anno à toi ^_^

  11. Avatar buio dentro - diario di un abusato

    Ciao Lucy, mi hai emozionato e mi sono pure relazionato con ogni singola parola che hai scritto. Gli animali soffrono, noi soffriamo. Non riesco a comprendere che divertimento ci sia a sentire uno scoppio, ma comprendo la forte sofferenza che provo anche io. Non riesco nemmeno a sopportare lo scoppio dei palloncini. Se domani quegli scoppi ti faranno stare ancora male, non esitare a scrivermi, sia durante, o anche dopo, quando ti sei ripresa. Nella speranza di un cambiamento culturale, auguro a te e Petra di non soffrire troppo, anche se so che sarà difficilissimo che si avveri questo augurio.

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Ciao dear, grazie!! Dall’anno scorso, cioè da quando sono responsabile del cane, ho notato di essere meno infastidita dai botti personalmente, è più un fastidio di rimando per il danno che fanno a lei. Un tempo invece non potevo proprio uscire. Ti auguro di passare un Capodanno sereno e ti ringrazio per quello che hai scritto. A presto 😘

  12. Avatar vittynablog

    Giulia, questa tua testimonianza fa venire la pelle d’oca. Nelle tue parole si sente il dolore, la paura, ma mai odio verso chi ha commesso quei crimini. Ed è questa credimi , la parte più bella di te che emerge su tutto questo buio. Ora il tuo cuore coraggioso, trema per tutti gli animali che proveranno terrore, quando udranno questi scoppi scellerati per festeggiare il nuovo anno. Anche il mio Ugo ha pura. Mi guarda con i suoi occhioni e uggiola. Da quando è arrivato Ugo, non siamo più usciti per l’ultimo dell’anno. Restiamo a casa, magari con degli amici, ma non lo lasciamo mai da solo. E neppure facciamo i bòtti, il brindisi con i bicchieri è più confidenziale e soddisfacente di qualsiasi fuoco d’artificio!!! Una carezza a Petra , un abbraccio a te e un augurio per un serenissimo 2023!!!

    1. Avatar Ceskoz

      Guarda ne parlavamo oggi a cena, che già avevo sempre pensato che i botti fossero fastidiosissimi (e da ragazzino ne ero letteralmente terrorizzato) ma oggi, che è scientificamente che fa male a tipo TUTTI gli altri animali, ma non ci bastano le fuckin’ stelline da far oscillare? O il tappo dello spumante che salta (avvertendo prima che sta per saltare, così evitiamo infarti)?! Un abbraccio e mille auguri a te, Petra e a chiunque altro leggerà questo commento!

      1. Avatar Lucy the Wombat

        Grazie mille 🖤🖤 e auguri a te lassù al Nord!! 🙂

    2. Avatar Lucy the Wombat

      Grazie cara Vitty 🥰 Quello sull’odio è un discorso molto semplice. Quando ti succedono cose del genere, tutte le tue energie vanno alla sopravvivenza e poi alla ricerca del buono. Semplicemente non c’è spazio per cose negative, tutti gli slot della mente sono già occupati. Per aver conosciuto tante persone uscite come me da quella cosa, posso dirti che è così per quasi tutte.
      Dai un bacino a Ugo per me. Passate tutti una buona serata e buoni brindisi ❤❤

  13. Avatar Speranza

    Ciao. Hai ripreso a scrivere e non me ero accorta. Ho letto i tuoi post recenti. Mi fa veramente piacere leggerti. Bentornata

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Ciao, grazie mille del bentornato 🥰 E buon anno!!

  14. Avatar lyth karu
    lyth karu

    Buon Anno

  15. Avatar giomag59

    Innanzitutto buon Anno! Spero che tu e la tua Petra non abbiate patito troppo per i botti. Io ho passato la sera con il cagnone di mia nipote, che l’ha lasciato a sua madre mentre loro sono andati a vedere… I fuochi d’artificio organizzati dal Comune. Avevo un po’ timore per la serata perché il cagnone è parecchio grosso e ricordavo il mio Pluto, un meticcetto di taglia media, che la notte di Capodanno impazziva e si infilava sotto il letto e scavava cercando di andare al piano di sotto: per fortuna si è limitato a tremare come una foglia e abbaiare disperato. Sembrava calmarsi un po’ se gli stavo vicino e gli davo dei colpetti sul collo. La crisi alla fine ci ha aiutato: i botti costano e le munizioni dei vicini sono finite presto, in una ventina di minuti. Poi è stato un po’ difficile farlo uscire per riportarlo a casa sua… Io dico che sarebbe bello se ‘sti benedetti botti non si sparassero più, però chi ha un animale in questo periodo non dovrebbe rifilarlo ad amici o parenti. Tra l’altro tra poco sarà permessa la caccia dei cinghiali in città, bisogna che i cani vengano addestrati…

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Ciao Giò! Quello che sta accadendo con la caccia è terribile e pericoloso per tutti, animali e persone. Provo un senso di schifo e paura insieme. Penso ai famosi cinghiali di Roma attratti dalla monnezza, ma rimuovere la monnezza no, non si può, non sia mai.
      Almeno il cagnolone di cui dici aveva voi a consolarvi, invece di magari dover rimanere da solo a casa! Da me i botti sono durati fino all’una e mezza, l’anno prossimo cercherò assolutamente di passare la serata e magari tutta la giornata altrove perché per Petra è andata anche peggio dell’anno scorso. E sì che è avventurosa, curiosa, esplorativa, dinamica… Ma i botti la crepano.
      Buon anno, speriamo di essere qui a raccontarci una situazione diversa la prossima volta!

      1. Avatar giomag59

        Speriamo! Col mio cane ogni anno era peggio… come si avvicinava Natale e cominciava a sentire le prime miccette…

  16. Avatar marisasalabelle

    Dev’essere stata davvero terribile la tua esperienza! Capisco che i botti da allora ti facciano balzare il cuore in gola. E so che gli animali sono particolarmente sensibili a certi rumori. Per cui sarebbe ora di smetterla… anche coi botti dei fucili, delle pistole e delle bombe!

  17. Avatar almerighi

    certo che dopo i fatti di Parigi, penso che anche il più piccolo botto faccia sobbalzare, in ogni modo è un’usanza barbara, quella dei botti a capodanno, che andrebbe sanzionata, se pure con un ritardo abissale ti auguro un bellissimo 2023

    1. Avatar Lucy the Wombat

      Grazie mille e altrettanto a te, anche se le premesse per un anno che sia davvero buono appunto non si vedono particolarmente 🔎😅🤷🏻‍♀️

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