Dette anche big icons, le big things sono oggetto di culto per chiunque si ritrovi a girare l’Australia on the road.
Cosa sono? Dove sono? Quante sono (ve lo dico subito: la lista ne include circa 150!), chi le ha inventate e perché?
Vi racconto quelle che ho visto con i miei occhi.
Icone giganti da scoprire in Australia, on the road e in città
La mia iniziazione al nonsense delle big things, prima ancora che guidando lungo qualche assolata strada del continente rosso, è avvenuta in quel di Melbourne durante uno dei miei primi tour guidati a piedi del centro città. Ero appena arrivata quaggiù, con ancora lo sguardo ingenuo di chi si aspetta grandi cose e non, più prosaicamente, cose grandi. E invece ho scoperto la mia prima scultura XXL.
Il grande capitello (The Big Capital) – Melbourne, VIC
Ho chiesto alla guida cosa fosse quell’enorme capitello dorico tutto spigoloso che sbucava di traverso fuori dal marciapiede, davanti alla Biblioteca Centrale, e lei mi ha risposto solenne: “Quello è un capitello grande“. Ho provato a insistere, domandando qualcosa che a lui doveva suonare vagamente come: “Sì, ma che significato ha? Cosa rappresenta? Perché? Chi Siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?”, per ottenere solo un laconico “Oh, così. È un capitello grande. Non ha un senso”. Ecco.
Così conoscevo la prima delle tre categorie di big things: quelle completamente gratuite e ornamentali, nate da scherzetti urbanistici e architettonici. Da lì a chiederci se ci siano più australiani o più possibilità di inventarsi una big thing a caso in qualunque parte del Paese, il passo è breve, quindi passiamo oltre, alla seconda tipologia di big things.
Si tratta di quelle sorte in omaggio a qualche elemento tipico di un territorio – naturale o di produzione umana che sia. Ad esempio su al Nord, a Mission Beach, si trova il grande casuario, a ricordarci che se ci addentriamo nella foresta pluviale locale potremmo avere la fortuna di imbatterci in uno di questi rari e preistorici uccelli. Similmente, in giro per l’Australia on the road esistono la grande palla da golf, la grande onda, il grande merluzzo… alcune big things sono bruttine, altre davvero maestose. Hanno iniziato a comparire nel 1963 per poi spuntare come funghi qua e là, diventando mete turistiche prima del tutto casuali, poi anche molto ambite.
La grande Merino (The Big Merino) – Goulburn, NSW
Questa gigantesca pecora merino è la big thing più grande in assoluto, alta 15 metri. Un ariete immenso (il più grande del mondo!), smisurato, pacifico e sornione che dal 1985 si erge in una fornita area servizio lungo l’autostrada verso Sydney, e veglia sugli automobilisti in transito. È stato eretto in tributo all’allevamento ovino per cui la regione si distingue. Durante l’orario di apertura si può entrare dentro la pecora, visitare una mini-esposizione a tema lana e persino salire su in alto, per guardare il mondo con occhi ovini e scendere sgombri, sebbene solo per un attimo, da ogni inquietudine esistenziale.
Ci sono infine le big things che non hanno un legame preciso con una regione circoscritta, ma rappresentano semplicemente icone australiane e in quanto tali meritano di affascinare ed attirare visitatori. Per raggiungere la prossima big icon di questo elenco, sperduta da qualche parte nell’entroterra del Victoria, ho fatto una lunga deviazione durante il mio on the road da Melbourne a Sydney, ma ne è valsa la pena!
Il koala gigante (The Giant Koala) – Dadswells Bridge, VIC
Con i suoi 14 metri di altezza, le orecchie in vetroresina e la sua posizione all’ingresso di una fattoria per turisti con annesso caffè rimasto immobile al 1989, anno della sua costruzione, questo marsupiale gigante è il totem che ogni viaggiatore down under che si rispetti è tenuto a visitare in devoto pellegrinaggio. Andate e confessategli i vostri peccati! Impossibile non vederlo dalla strada, non fermarsi nell’ampio spiazzo e non darsi sfrenatamente ai selfie. Dentro al koala sono in vendita gadget e souvenir. Per le foto è meglio visitarlo al mattino, per non averlo in controluce.
E ora, in ordine sparso, alcune altre big things che ho incontrato durante i miei viaggi qua e là per l’Australia, on the road anche solo per poco:
Il mattarello gigante (The World’s Biggest Rolling Pin) – Wodonga, VIC
Nientepopodimeno che il mattarello più lungo del mondo. Situato nell’inutile (scusate, abitanti!) villaggio di Wodonga, al confine tra il Victoria e il New South Wales, decora orgogliosamente il tetto di una bakery che è anche punto di ritrovo non ufficiale di molti vecchietti della città. Abitanti che, a quanto pare, sono fatti della famosa pasta australiana ultraresistente (o imprudente?). Ricorderò per sempre il momento in cui mi avvicinavo al mattarello per fotografarlo: scesa di corsa dalla macchina, con la sciarpa su naso e bocca e respirando il meno possibile, perché era periodo di incendi fuori controllo che si facevano sentire su per le narici anche a chilometri di distanza. Gli anziani del posto invece sedevano tranquilli nella nebbia fumosa, chiacchierando ai tavolini senza fare una piega.
Il grande Ned Kelly (The Big Ned Kelly) – Glenrowan, VIC
Down under, poche figure sono più iconiche di Ned Kelly. Il giovanotto (interpretato al cinema dall’amato e compianto Aussie Heath Ledger) fu il più famoso di tutti i bushrangers, coraggiosi fuorilegge che negli anni dell’edificazione del Paese davano filo da torcere alle forze di polizia. Il villaggio di Glenrowan, a un paio d’ore a nord-est di Melbourne, fu teatro di un’epica battaglia dove Ned e la sua banda entrarono nella leggenda per essersi forgiati, da soli e a mano, delle armature di metallo, con tanto di elmetti che potete ricreare comodamente da casa mettendovi in testa la scatola del pandoro e intagliandovi fessure all’altezza degli occhi per non andare a sbattere. Oggi Glenrowan è un minuscolo villaggio tutto dedicato a Ned, a partire dall’imponente Big Ned Kelly di 6 metri che vi accoglierà con il fucile in pugno lungo la strada principale (nonché praticamente l’unica).
La grande bottiglia (The Big Bottle) – Rutherglen, VIC
Situata su una tranquilla collina, questa bottigliona creata nel 1969 su una torre dell’acqua in mattoni del 1900 è un omaggio alla regione e ai suoi importanti vigneti: fu infatti eretta per promuovere il festival biennale del vino. Sì, anche in Australia fanno il vino, e spesso non è neanche male, se non facciamo caso al prezzo più che esoso!
Il grande diavolo della Tasmania (The Giant Tassie Devil) – Trowunna, TAS
Questo diavolone custodisce gelosamente i cancelli di uno dei parchi faunistici che più ho amato: il Trowunna Wildlife Sanctuary, in Tasmania, che tra le principali attrazioni ospita ovviamente tanti bei diavoli. Se passate di qui dopo il tramonto, lo sentirete ululare.
Il grande borsellino (The Public Purse) – Melbourne, VIC
Uno dei più gratuiti, sebbene pieno di soldi: si trova in centro a Melbourne, davanti allo storico palazzo ottocentesco delle poste che oggi ospita un grosso H&M. Inno al capitalismo? Sedile sui generis per compratori stanchi? Entrambe le cose. Fatto sta che torna comodo per darsi appuntamenti, e poi è rosa, quindi mi piace.
Il grande carro della lana (The Big Wool Wagon) – Kojonup, WA
La mia prima big thing che ho visto fuori da Melbourne, lungo la strada di scorrimento di un minuscolo villaggio del Western Australia. Le big things sono fonte assicurata di introiti per i villaggi: spesso, durante i lunghi viaggi in auto sotto il sole australiano, sono l’unico motivo che si riesce a trovare per sostare dieci minuti a sgranchirsi le gambe, scattare una foto (qui ne ho messa una da Instagram perché non trovo più la mia), approfittarne per cercarsi un caffè – buona fortuna! – e magari visitare un negozietto dove altrimenti non metteremmo mai piede, e lasciare qualche dollaro nelle casse locali. Se fossi un sindaco, installerei la mia big thing oggi stesso, per rinvigorire la mia economia.
Australia on the road: verso nuove mete giganti
Visto che me ne manca una per arrivare a 10 e fare cifra tonda, ne inserisco due che sogno di vedere:
Il grande tamarro (The Big Bogan) – Nyngan, NSW
Immaginate di essere un tamarro e di farvi la foto sotto a un grande tamarro australiano (di cui dovrò riparlare, visto che ha caratteristiche tutte sue). Oppure di imitare un tamarro e andare a farvi la foto sotto a un grande tamarro sagomato. Tamarri o non tamarri, il grande tamarro vi amerà e vi benedirà tutti con un rutto.
E per finire, naturalmente:
Il vombato gigante! (The Giant Wombat) – Bookabie, SA
Oltre a quello qui sopra, dal 2015 esiste anche un altro grosso vombato dal nobile intento educativo: è il grosso vombato del Nord dal naso peloso (Northern hairy-nosed wombat), uno dei mammiferi più rari al mondo. Per sensibilizzare alla causa di questo animale in via di estinzione, la cittadina di Thallon, QLD ha collocato nell’area giochi di un parco pubblico un bel vombatone, sul cui dorso ci sono gli spuntoni per i bambini che volessero cimentarsi nell’arrampicata.
Vi piacciono le big things dell’Australia on the road? Ne avete una preferita? Raccontatemelo!
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