Porcellini d’India, cavie peruviane, Guinea pigs in inglese: un unico, delizioso animale!
Abitare con due porcellini d’India
Da tre giorni la mia famiglia si è allargata del 100%: oltre che con la mia dolce metà, vivo insieme a due cavie, letteralmente. Polly & Molly, mamma e figlia. Due anni, sei mesi. I nomi glieli hanno dati al rifugio dove le ho cercate e adottate.
Non so se si chiamino cavie perché un tempo erano gli animali comunemente usati in laboratorio prima che si scoprisse che i topolini erano più utili; o se a ogni animale comodo da utilizzare per la sperimentazione, in via della somiglianza con le cavie-porcellini (i quali, se molto spaventati, si immobilizzano “freezandosi”) si sia dato il nome comune di cavia; ma tant’è. Solo a pensare questa frase mi sono ingarbugliata.
L’unico animale che ho avuto relativamente di recente è stato un pesciolino blu solitario e perennemente infuriato. Un antieroe rancoroso e silente che si è fatto Parigi-Milano in treno al buio quando ho lasciato la Francia, e che sembrava rasserenarsi solo quando facevo piccoli balletti per lui. Si avvicinava al vetro e mi fissava agitando le sue lunghe pinne blu. O forse sognava di uccidermi.
Perciò ora osservo i miei due primi, ignari, piccoli mammiferi roditori con il sorriso intenerito e compiaciuto di chi avanza nella scala degli achievements personali. Lo posso mettere su LinkedIn? Proud owner of two rescued Guinea pigs. Ho anche il certificato con dati e microchip. Sul mio profilo sconclusionato starebbe benissimo, tra un MOOC di Coursera e un corso breve sulla qualunque.
Tenere animali domestici in Australia
La follia tutta australiana è che se si abita in un appartamento in affitto, qualunque animale domestico si voglia prendere, bisogna mandare una lettera formale al proprietario della casa chiedendo il permesso; e una volta accordato, dichiararsi responsabili per eventuali danni causati dalla belva. Tutto per iscritto e per il tramite dell’immobiliare. Per legge, ogni sei mesi le agenzie, con pochi giorni di preavviso, possono venire a ispezionare l’appartamento per controllare come viene tenuto, quindi mentire è difficile, indipendentemente dalle bestie. Immaginatemi a staccare e riappendere i poster ogni sei mesi, che qui neanche con i gommini blu te li lasciano tenere su. Gentaccia. Quanto alle cavie, ero pronta anche a farmi fare un certificato medico che ne dimostrasse l’assoluta necessità per la mia salute mentale. Tsk tsk.
I gatti qui sono quasi sempre mal visti o vietati, non solo perché potrebbero rovinare qualcosa in casa, ma soprattutto perché in quanto animali introdotti nel continente e non nativi, se per caso escono dal balcone e vanno a farsi un giretto in quartiere son dolori per la fauna selvatica. Non vedono l’ora di sbranare uccelli e piccoli marsupiali, tant’è vero che i feral cats, i gatti rinselvatichiti, sono considerati una delle maggiori piaghe naturalistiche australiane.
Perciò un bel giorno ho deciso di smettere di sognare irrealizzabili felini affamati e amorevoli pappagalli ipervocalizzanti, e mi sono orientata sul fattibile nel qui e ora.
Porcellini d’India e adorabilità
La prima cosa da sapere sui porcellini d’India è che sono creature gregarie ed estremamente pavide. La natura li ha creati sfigati: sono le prede per eccellenza. Vivono nel terrore di venire catturati e divorati, minaccia contro cui non avrebbero alcuno strumento di difesa. Perciò, soprattutto se in un ambiente nuovo, a ogni minimo rumore improvviso o tentativo di avvicinamento balzano via in preda al panico, velocissimi.
Polly & Molly sono spaventate al quadrato, perché prima di venire recuperate e portate al rifugio da qualche anima pia, erano tenute rinchiuse in una gabbia minuscola, malnutrite, con un cane gigante che stazionava lì davanti e pare che abbaiasse pure. Mi hanno traumatizzato le cavie!
Però i porcellini d’India oltre che pavidi sono anche curiosi, intelligenti e buffissimi. Le loro orecchie, se qualcuno trovasse il coraggio di assaggiarle, si scoprirebbe che altro non sono che funghi cinesi, di quelli che servono con gli spaghetti di soia. Polly & Molly poi hanno gli occhietti rossi semitrasparenti, due chicchi di melograno o due uova di salmone. Due piccole streghe di meno di un chilo.
Cosa fanno i porcellini d’India
In tre giorni sta sbocciando la loro personalità. Polly, la mamma, è un po’ bulla: comprensibilmente non vuole avere più niente a che fare con gli umani, ma anche con il sangue del suo sangue non è che sia tutto questo concentrato di generosità. Rivendica l’utilizzo semiesclusivo della casetta migliore (nel loro recinto ci vanno diverse casette e nascondigli perché possano sentirsi tranquille), e l’ho vista rubare il fieno di bocca a Molly. Potere della stazza.
Molly invece è così piccola da spezzarsi con un grissino, ed è un concentrato di tenerezza da far squagliare anche Lord Voldemort o l’imperatore Palpatine. A differenza della mamma ha già iniziato a fare leggeri squittii di benessere (un timido puì-puì-puì!), a chiedere il cibo con sempre maggior convinzione e a rallegrarsi nel riceverlo. Ma soprattutto, ogni tanto popcorna! Le cavie quando sono felici fanno dei rapidi balzetti su se stesse, anche da ferme, proprio come un chicco di mais che scoppietta – da cui, nel gergo dei possessori umani, il verbo to popcorn. 😊
Il momento di prenderle in braccio verrà più avanti, quando saranno sicure della mia intenzione di non macellarle e farle finire nel ragù come nel loro paese di origine. In America del Sud le cavie sono considerate una prelibatezza, soprattutto grigliate e allo spiedo!
Terapia dei porcellini
Ci sono stati momenti, negli ultimi mesi, in cui ho avuto chiaro che se non avessi preso di corsa un animale sarei stata sempre e solo peggio. Qualche lettore sa già che soffro di depressione, gli altri possono trovarne un sunto qui. Finalmente ho la mia pet therapy! Sono passati solo tre giorni, ma già sorrido di più, e il futuro è tornato a esistere, se non fosse perché devo conquistare la fiducia delle mie cavie. E non posso stare troppo male perché devo prendermi cura di loro. Sto ricominciando a scrivere. A casa passo molto meno tempo a letto, perché è dal salotto che si sentono meglio i puì-puì-puì!
Molly è irresistibile ma amo molto anche Polly, la burbera. Lei è come me. Ha perso la fiducia nelle persone e non si fida di nessuno. Come darle torto? La rispetto. Anch’io sono così. Sono gentile con tutti, ma ci parlo solo se proprio devo. Credo che molti mi prendano per una antipatica o che non ha niente da dire, ma sono io che decido così. Mi rintano e non mi svelo, e ora ho pure un animale che mi corrisponde. A volte vorrei che Polly non avesse tutta questa paura di ogni rumore, o di alcuni uccelli che sente dalla finestra, ma poi mi ricordo che anch’io porto ancora il mio trauma inscritto nel corpo, il quale ogni tanto ha reazioni più forti della mia volontà. Però so anche che non sarà sempre così, per nessuna di noi due.
Quindi ben vengano Polly, mia simile ora libera di essere chi vuole, e Molly, la dolcezza infusa direttamente nel cuore. Spero che ci aiuteremo tutti.
E il fieno ha un profumo buonissimo.
Puì-puì-puì!
EDIT: Il seguito
Come è continuata? L’ho raccontato in questo post:
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(Tutte le foto tranne quelle di Polly & Molly sono tratte da Pixabay)
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