Premessa. Perché vale la pena di dannarsi per intravedere un ornitorinco
Amici turisti a testa in giù, diciamocelo: come resistere al desiderio di un platipo?
(Avvertenza per i nuovi lettori: i termini intercambiabili ornitorinco e platipo identificano la stessa, mirabile creatura australiana. Nel post Il platypus e l’ansia, i più curiosi troveranno l’abc – e tutte le altre lettere – del suddetto elusivo monotremo).
Ma perché resistere? Già resistiamo tutti i giorni all’entropia; almeno il platipo sarebbe bene non inglobarlo nel nostro guazzabuglio di cinismo e di affanni, tentando invece di crederci fideisticamente e di godercelo.
Anche perché la sua gratificante visione dura giusto pochi sudatissimi attimi, e per giunta, a differenza della Morte e delle Tasse, nemmeno garantiti.
Un po’ come il senso delle cose, che appena lo si intravede già sparisce. Come la vita intelligente nell’universo. O come un guizzo inatteso di adesione al mondo, per chi coabita con la Depressione… Puff, subito svanito, evaporato.
Mi raccomando il teleobiettivo.
Ma non è colpa nostra se gli orizzonti del nostro secolo si moltiplicano e si allontanano, se le calotte si sciolgono (ops, sì, è colpa nostra!). E allora come assecondare il desiderio di un platipo e riuscire ad avvistarne un esemplare?
Consigli per principianti (in appendice una comoda scorciatoia per pigri)
NB: Il desiderio di un platipo è interpretabile in due modi. Stephen Dedalus bofonchierebbe tra sé e sé: “Amor platypi, genitivo soggettivo e oggettivo”.
Genitivo oggettivo: è l’ambizione tutta bipede di scorgere un platipo, nella speranza di colmare i propri vuoti di Fede-Speranza-Carità tramite la conferma empirica della sua esistenza in the wild. Questo desiderio dell’oggetto-platipo somiglia a:
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- Alla papilla che pregusta il Frutto Proibito, il non plus ultra del bestiario australiano e probabilmente mondiale.
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- Al principio della scarsità della Rete.
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- A San Tommaso, e alla necessità che l’hegelismo dica il vero per mantenere tutti la calma.
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- Alla Scienza che invecchia e si smentisce ma che sempre scienza è.
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- All’intraprendenza dei cercatori d’oro, che oltre all’oro trovarono loro (i primi platipi).
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- All’incontentabilità e alla promozione 2×1 (perché rimirare separatamente un mammifero e un oviparo, quando il platipo è entrambe le cose?)
- Alla pignoleria e al consumismo, all’approfondimento e alla superficialità, proprio come illustrano la convulsa, contraddittoria danza dell’ornitorinco e il nostro odierno viaggiare qua e là, giusto perché tanto possiamo farlo.
Genitivo soggettivo: in questa accezione raggruppiamo tutto quel che desidera il soggetto-ornitorinco, e di cui possiamo servirci come indizio per scoprire dove vive. L’elenco include:
- Un ambiente australiano acquatico, di lago o di fiume. Non vanno bene i laghi di lacrime, ché l’ornitorinco ci vuole felici o almeno medi, niente musi lunghi.
- Un clima non troppo caldo (da cui, come location di prima scelta, la Tasmania o i laghi del Victoria. Ma anche le foreste pluviali del Queensland sono adatte, basta che sulla cartina del continente ci si mantenga sulla fascia destra).
- Una riva abbondante di terriccio, che possa ospitare una tana-tunnel di anche 20-30 metri (alla femmina piace deporre le uova in un luogo più impenetrabile di una panic room).
- Un’ampia offerta locale di nutrienti insetti acquatici, vermetti, crostacei e molluschi (e una volta giù in Tassie, per riempire i tempi morti, approfittatene per assaggiare, a qualche tavola per umani, il ghiotto salmone locale, i tipici tortini di capesante, le trote appena pescate dal genuino gusto terroso, le ostriche freschissime, il barramundi grigliato e il fish & chips, che diversamente dal fritto del Mainland non rimane sullo stomaco).
La pace nel mondoPace e tranquillità relativi, almeno apparenti. Poi su Twitter potete fare quello che volete, a meno che non siate un capo di stato o un ruspante seguaceterronedi Salvini.
Una tecnica rudimentale ma efficace per vedere un ornitorinco consiste, piuttosto che nel perdersi in calcoli astrali, nel farsi accompagnare a cercarne uno da chi è più esperto, come ho fatto io. Occhio però che oggi sono tutti espertissimi di ogni cosa, quindi statisticamente qualcuno mente: scegliete uno del posto, che conosca anche il numero civico del platipo (dall’Empire Hotel di Deloraine, giusto per fare un esempio, partono apposite passeggiate guidate gratuite sul far della sera: chiedete ai fidi Uffici del Turismo locali).
Cosa portare con sé nella quête del platipo (genitivo oggettivo)
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- Tempo da perdere. Va bene anche da non perdere, sarà speso ancora meglio.
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- Calzari
alatiimpermeabili e antiscivolo; protezioni fisiche e morali contro le eventuali intemperie.
- Calzari
- Un gadget tecnologico che ingrandisca ciò che si vede e che ne registri le prove (in alternativa, una macchina del tempo per tornare al periodo felice in cui le narrazioni erano solo cantate e tramandate oralmente, quasi tutti erano legittimamente analfabeti ma si sapeva ancora ascoltare).
- Il Rivelatore Speciale.
Dove e quando avvistare un ornitorinco
- Tutto l’anno, all’alba e al tramonto, quando le bestiole sono più attive nel fiume per cibarsi (di giorno languiscono) e c’è luce per le nostre pupille. Suggerisco lo stomaco pieno, per non spazientirsi.
- Località tasmane preferite: Latrobe (detta la “capitale mondiale degli ornitorinchi”), la Tamar Valley, il Lake St Claire. Ma chiedete sempre ai locals, sapranno dirvi chi abita in ciascun particolare fiumiciattolo e magari scoprirete anche che hanno una sauna nel loro giardino che vi lasceranno usare. O alla peggio vi presenteranno il loro amichevole alpaca (true story).
Cosa e come cercare
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- Una superficie acquatica piana e il più possibile ferma (quindi in caso di pioggia evitate, e in caso di torrente che scorre imbizzarrito preparatevi a faticare il doppio).
- La comparsa di cerchi concentrici sull’acqua: può trattarsi di un ornitorinco in apnea.
- Individuato un cerchio, sorvegliate attentamente fino a due minuti (la capacità di apnea del platipo) quella stessa zona di fiume: l’animale dovrà tornare in superficie per recuperare ossigeno. Allora si scorgerà parte del suo corpicino marrone comparire e poi scomparire velocemente, il becco e/o la coda. Spotted! Se poi lui decide anche di emergere per un giretto sulla riva, avete proprio fatto bingo – a patto di restare zitti e immobili, o lo spettacolo finirà subito. Ecco, avete visto un ornitorinco!
Il Rivelatore Speciale
A questo punto è anche possibile che qualcuno si chieda “E quindi?”, oppure, ancora più alla radice: “Ma perché dovrei farmi tutto questo sbattimento?” – e le domande sarebbero legittime. Per vedere un ornitorinco servono motivazione e pazienza, che potrebbero dileguarsi nel bel mezzo della ricerca.
E allora il miglior trucco è portarsi dietro un Rivelatore Speciale: trattasi di una persona unica e accuratamente selezionata, che acconsenta ad accompagnarci nell’insana investigazione o che proprio ce la proponga attivamente. Quel qualcuno la cui presenza accanto a noi ci faccia dimenticare di tutte le pippe mentali sciorinate fin qui; il cui sorriso stupefatto davanti all’apparizione del platipo ci convinca che alla fin fine, star lì per vedere un ornitorinco, uno scolapasta o una mazza da baseball, in fondo è uguale. E per un momento chissenefrega dell’hegelismo, della decadenza e delle turbe esistenziali, perché siamo innamorati, e malgrado i monotremi il mondo gira ancora secondo una logica. Allora sorrideremo ebeti all’ornitorinco, e ci sembrerà persino che lui ci sorrida di rimando.
Un’alternativa pigro-friendly
Se la Fortuna vi snobba ma proprio non potete tornare a casa senza aver visto un platipo, visitate il Platypus House – Monotreme Centre di Beauty Point, in Tasmania settentrionale, un posticino unico al mondo. Lì vi aspettano Jupiter (un bel maschio alpha), Poppy, Freya e altri loro amici, incluse delle echidne che verranno a gironzolarvi tra i piedi mentre scoprite tutto sui monotremi. Anzi, a dire il vero non vi aspettano, la vostra presenza non influisce sulla loro di una virgola, ma saranno comunque felici di farsi ammirare mentre si nutrono, si aggirano e vi osservano avvicinarvi estasiati. Potrete comprare persino un ornitorinco in lattina!
Questo è tutto! Avete incontrato un ornitorinco? Com’è andata? 🐾
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Commenti
116 risposte a “Come trovare un ornitorinco in un fiume (di domande esistenziali)”
Quel cartello ok to touch mi è piaciuto troppo! Di solito è tutto un non toccare, non fotografare, non fiatare, non entrare eccheccazz! 😀
Ahah, ma infatti lì era scritto grosso così proprio perché era altamente insolito e la gente non avrebbe capito! 🙂
Ah ecco…psicologia inversa eh?! 😛
Come tutto, qui! 😄
in effetti! Che a sto punto mi ritorna in mente una battutaccia sull’inverso dell’entropia! 😀
Ornitorinco in lattina? Ma poverino. Ma allora è vero lo stereotipo che gli australiani mangiano di tutto?
Io conobbi questo mammifero ad inizio anni ’90 per via di un apparizione sul Corriere dei Piccoli, l’ho trovato subito adorabile. Ok to pet it 🙂
Ora ti tocca raccontarcela, più è brutta più verrà apprezzata!
Ma sai che mi dice qualcosa? La comparsata sul Corriere dei Piccoli intendo… Uscivano talmente tante cose strane che è possibilissimo! 🙂
Il platipo in lattina è… Un peluche! 😉
Seguaci terroni di Salvini 😂😂 sei un mito !
Ahah, e pensare che esistono veramente, questi esseri fantascientifici! 😂
Ops non l’avevo capito. Allora sarà adorabile anche lui 🙂
è vecchissima, credevo la sapessi! E nulla…entropia -> escotroia! 😦 vado a nascondermi sul lato nascosto della luna…azz…no stanno i cinesi…sono fottuto! 😀
Nel dubbio io ne ho comprato uno, anche se non in lattina! 🙂
😂 I cinesi sul lato nascosto della luna sono assai plausibili! You’re screwed! 😂
Ahahahah no no, ci sono andati davvero con una sonda atterrata il primo! Ma contano presto di aprirci un megastore ed un paio di ristoranti! 😀
Comunque il tuo commento non era così inesatto, i platipi qui non li mangiano giusto perché sono così difficili da trovare, ma in caso contrario probabilmente li gusterebbero con qualche salsa abominevole 😅
E immagino accompagnato da tanta birra 😛
Ah, è vero! 😂 Pensa che ho immaginato un club segreto cinese che si riunisce sulla luna, perché qua ormai sono talmente tanti che suona plausibile 😂 Sotto casa mia arrivano a sciami con il pullmino per andare a fare la spesa da Aldi (!) e pranzare a un ristorante cinese di dubbia qualità, e intralciano tutto 😅
Avoja 😄
Un club segreto cinese?!Ahahahah i complottisti li ci avevano piazzato una base aliena che ci teneva d’occhio! Altri invece spergiuravano che vi fossero i discendenti dei nazisti! Invece mo arrivano zitti zitti tomi tomi i cinesi e saltano tutte le teorie complottisctiche! 😀
Domineranno il mondo insieme ai piccioni!
Nooo…i piccioni noooo!:-P
Ma sono troppo carini e lontreschi! *___*
Quello imbalsamato deve essere STRA soffice <3
Mai incontrato uno, ma avevo uno strano ornitorinco di pelouche quando ero bambina
Utilità e ironia in un sol boccone! 👏🏻🤣 Forse forse si nascondono perché sanno che finirebbero come piatto principale in qualche bislacco episodio di My Kitchen Rules.
Niente io rinuncio all’ornitorinco, se vuole vedermi viene lui a trovarmi… e sicuramente mi troverebbe anche lui alquanto bizzarro e molto “rinco”.
Tornando al Corriere dei Piccoli, l’ornitorinco era presente in una storia del cane Gino, nel quale spiegavano vita e caratteristiche di molti animali poco comuni.
Ho una domanda… ma quale è il davanti, dell’ornitorinco?
Mi piacerebbe vederli da vicino. Che esperienza!!! 😘
La befana mi ha portato tosse e febbre. Il carbone se l’è risparmiato, bontà sua! Dire che mi sento rinco è poco, però grazie a te e ai tuoi commentatori, mi sono goduta questa ricerca dell’ornitorinco e mi sono pure divertita! Perciò un GRAZIE grande così non te lo leva nessuno!!!! 🙂 ❤
Meglio vedere gli ornitorinchi piuttosto che lavorare anche la domenica ed essere rinchigliornito come me!!! 😂😂😂
Grazie Lucy per il solito livello!!!
Wow, da bambina ne avevo visto uno in un cartone animato e me ne ero innamorata: volevo vederlo dal vivo! La visiera a forma di becco mi mancava, si. 🙂
Uhm, no, non lo ricordo il cane Gino… Però c’erano sempre cose bellissime su quel giornalino! Il Signor Bonaventura 😄
Senz’altro, fanno bene a essere prudenti! Già mi vedo Marco Pierre White e compagni che eliminano i concorrenti che non distinguono il carpaccio di ornitorinco da quello di echidna (😱😱) 😃
Chi la pensa così di solito è il più fortunato, forse un ornitorinco ti apparirà per puro caso ovunque ti trovi! 😃
La domanda ci sta! Il becco ha i due puntini delle narici, la coda no. Io faccio così per distinguere 😜
Eh sì! Sinceramente pensavo che fosse una di quelle trappole acchiappa-clienti, invece il tizio che ci ha accompagnati conosceva davvero i punti delle tane 😍
Nooo rimettiti! Possa il pensiero dell’ornitorinco alleviarti la guarigione! ☺️😘
Grazie a te! 🙏☺️ Sull’ottundimento domenicale non ci piove! 😄
Ti avevo risposto con il commento sbagliato perché ho confuso le due Sara nei commenti, scusa! Anche a me mancava la visiera. Se esiste vuol dire che qualcuno se la compra 😀
Sono davvero strani e bellissimi, sì! E poi quella morbidezza insospettabile! Sai che lì ti ho pensata, tra i souvenir c’erano gli ornitorinchi che si schiudevano dall’uovo e ricordo che ne avevamo parlato 😀
Bello! Sarà stato molto saggio. 🙂
Mi piacerebbe davvero molto vedere quel “coso” così strano. I tuoi post sono distopici in modo formidabile. Non cambiare mai.
Alcune volte essere prevenuti non serve, così ti ha stupito 😊
🙂
Già! È che io tendo a diffidare per natura, ma nei viaggi questo mi facilita un sacco… parto senza aspettarmi nulla e quindi mi colpisce tutto in positivo 😊
Ooh 😍 Per dirla come i francesi, ça me touche beaucoup 😍
😊 (l’emoticon dell’ornitorinco non c’è 🤔)
Bravissima ottimo metodo💓💓💓
È il più “economico” 😉😘
🤣🤣 oddèo! Ricordo i coniugi salamari e che cugine o sorelle italiane. Almeno loro non si prendevano così sul serio come i corrispettivi programmi e partecipanti italiani. Anche questa potrebbe essere etnografia…
Assolutamente 😁😁😁😁
Decisamente! Per fortuna non conosco questi personaggi 🙂 L’unico programma di questo genere che abbia mai visto di questo genere è stata una serie di Hell’s Kitchen Australia, ma solo perché ero appena arrivata e guardavo un sacco di TV per l’accento ;D
🤣 io avevo guardato qualche episodio nel periodo in cui mi sentivo orfana di McLeod’s Daughters. Poi sono rinsavita, per fortuna ahahah
Non conosco il programma che citi ma nel dubbio metto “mi piace” ugualmente! 😀
Ahahahah era un telefilm, come diciamo noi vecchini 🤣🤣, molto noto in Australia. Parlava di due sorelle e un ranch nell’outback australiano.
Aaaahhh sì sì ora mi sovviene! Non l’ho mai visto ma ho presente i passaggi in tv quando ancora si diceva “telefilm”! 😉 (Ecco, ora forse per curiosità lo guarderei! :D)
Era molto leggero e divertente, con anche situazioni al limite dell’imbarazzante, ma era uno di quei serial che tengono compagnia senza pretese né sangue o crimine c’è vince su tutto. Non c’è più la tv di una volta!
Non c’è più nemmeno la tv 😀
LoL
Io la uso per lo più per ascoltare la radio, programmi di Radio3 e di musica specifica, vedere documentari e se capita qualche film. Se usata bene può essere un buon mezzo di apprendimento e intrattenimento. Con le dovute e famose pinze 😉
Assolutamente 🙂 Io in Italia avevo smesso di averla da quando partì quella storiaccia del decoder (quindi da anni, guardavo tutto al pc), ma all’estero ogni tanto la guardo, mi fisso in particolare su certe televendite, dicono tantissimo della cultura locale! 😀
Verissimo! Il cosa guardi come metro etnografico. Stupendo!
Io invece non riesco a guardare nulla al pc. Come mi han detto, sono un po’ tecnolesa 😆😆😱
Sì! Infatti prima o poi mi sa che ci faccio un post perché certe cose che vedo alla TV locale sono assurde 😁
Hai meritato una parola tutta tua?!? 😂 Va beh, colleghi uno schermo e vai!
Ahahahah non vedo l’ora!
😊🙏
😆😆 preferisco la tv, anche perché morto l’ultimo notebook non ne ho più preso. Un tablet e uno smartphone e il Kindle sono già sufficienti. 😄
Aah sì sì, anche lo schermo del tablet a me piace molto! Me l’hanno rubato insieme alle mutande (giuro) 😱😂
Ahahahah oddio scusa se rido! Ma questa delle mutande… 🙈🤣
è vero ahah 😀
Che belli *___*
dottissima e spiritosa, come sempre: brava Lucy!! 💜💚🧡🧛♂️🤷♂️🧞 nella babele letteraria del nuovo mondo ha già fatto la sua comparsa l’ircotorinco? 🤪🤭👻🎎🤩🤡🤴
Eh, sì … 😉
<3
ahahah
Oddio bellino l’ornitorinco! Pensavo fosse uno degli animali fantastici della Rowling, tipo lo Snaso, e in effetti gli assomiglia un botto. Chissà se è attratto dalle cose che luccicano <3
Sembrano molto teneri questi animali… piacerebbe molto anche a me vederli! Mi sono emozionata quando ho visto koala e canguri… chissà se la prossima volta che sarò in Australia andrò alla ricerca di questi animali 🙂
La ricerca è soprattutto esistenziale, la consiglio! 🙂
Non ho letto il libro della Rowling, ma giuro che quando lo noto in libreria o quando vedo il trailer del film penso “chissà se si è ispirata all’ornitorinco!”. Mi hai tolto il dubbio! 🙂
True story! 😀
https://lucythewombat.com/2018/02/08/echidna/
Non lo conosco l’ircotorinco, ma nel caso sarò felice di conoscerlo! 😀 E <3 ^_^
E’ carinissimo ma non so se avrei il coraggio di toccarlo ..!! Ti confesso che vivi veramente in un luogo che mi affascina molto, pieno di natura selvaggia ed incontaminata ma anche di contraddizioni e particolarità tutte da scoprire! Credo che non basterebbe una vita intera per apprendere tutte le meraviglie di questo incredibile e contorto mondo in cui viviamo!
Hai ragione… E aggiungo, per fortuna! 😉
ehhhh qui nella vecchia europa, gli ircocervi hanno ormai superato per numero i cervi normali e ne nascono a camionate ogni santo giorno, vedrai che anche da te non mancherà di vedere la luce l’ircotorinco 🙂 😀 😉 🍇🍒🍓🍉💙💜🧡
Ahahah allora attendo! Anzi, indago, forse ce n’è già qualche esemplare!
…. non so molto del tuo grado d’ inserimento nella vita cultural-intellettuale australiana, ma se riesci a tenerlo tu a battesimo, rischi di diventare una star del nuovo mondo!!! 🏃♀️🧜🧗♀️🧘🗿👸🙆 😀 😀
La vita cultural-intellettuale australiana è una storia falsa, i terrapiattisti dovrebbero concentrarsi su questo! 😅
hi hi hi …. convincentissima!!! 🧜🍓🍉🍇
Che amarezza guarda 😅
❤️️
😊😘
E niente, io ti leggo e imparo sempre qualcosa. Ma rido anche e rido di brutto perché la tua ironia mi fa piegare in due! Certo ho dovuto mettere bene a fuoco la lattina per capire che dentro non poteva starci questo animaletto per intero. MI resta il dubbio che sia cioccolata o latro ma almeno tiro un sospiro di sollievo nel sapere che non è lui veramente.
A volte mi chiedo come ti vengano le idee per i tuoi post, ma alla fine decido che non voglio saperlo perché è proprio questa tua unicità a renderti la mia Lucy del cuore! ❤
Non so se ho preferito di più l’immagine del platipo come non plus ultra del bestiario australiano o come incredibile offerta 2×1. Sta di fatto che ormai sono Lucy-dipendente e adoro leggere i tuoi tanto bizzarri quanto affascinanti articoli sulla vita e sulle esperienze down under!
Li avevo sempre immaginati enormi e li credevo comuni come da noi gli stambecchi.
Comunque di serio o di faceto da te imparo sempre qualcosa.
ml
L’ornitorinco era in cima alla lista dei miei desideri ma nulla… almeno abbiamo avuto la fortuna di avvistare un’intera famiglia di echidna! PS. la visiera a forma di becco di ornitorinco… love!
😉 assolutamente si!
che strano l’ornitorinco! è uno di quegli animali che vorrei proprio vedere nel loro ambiente naturali! e poi in tutta la loro stranezza sono tanto dei bei animaletti! 🙂 così dolci! 😉
Ahah cara 😊😘 Guarda, il post sull’ornitorinco è frutto di esasperazione. Da giorni volevo parlare di come trovarlo, e alla fine è uscita questa roba qua. Boh 😂
La lattina contiene un piccolo peluche! 😄
Grazie mille Monica, quando pubblico certi post ho il dubbio di essere impazzita senza accorgermene, ma tant’è 😅
Pensa che per questo post ho persino osato sistemare la SEO 😂 (mai fatto finora!)
Il platipo ti saluta e ringrazia 😊
La famiglia di echidna, che fortuna!! 😍 Io li ho sempre visti da soli. Brava! ☺️
Secondo me più che dolci sono perplessi 🙂
Troppo complicato. Mi sento già stanca! comunque mi piace troppo come scrivi. Siccome non riuscirò mai a stanare un ornitorinco, c’è qualche associazione che me lo darebbe in adozione??? E’ troppoooooooooo bello!
Ma che amore che è l’ornitorinco! Mi piacerebbe davvero un sacco poterne vedere uno dal vivo.. e magari accarezzarlo! Mi preoccupa solo il tempo “da perdere” durante l’avvistamento hahahah
Che animale particolare! Dev’essere bellissimo (ma difficile a quanto pare) vederlo dal vivo!
È assurdo. ☺️
Infatti conviene andarci preparati a tutto! ☺️
E’ l’animale più incredibile che si possa concepire. Io l’ho visto solo al museo delle scienze naturali a Milano, non era un granché vivo… in compenso mi è capitato di vedere nell’acqua i cerchi concentrici delle nutrie, molto simili a quelli delle tue foto, e siccome si vedeva solo il dorso marroncino ora che ripenso avrebbe potuto essere anche un ornitorinco in vacanza (o anche una pantegana)…
Chissà? Ormai con questi sbalzi climatici mi aspetto di tutto! ☺️
Che dolci! Però lo ammetto, non avrei la pazienza di andarli a cercare e probabilmente opterei per la soluzione per pigri! 😀
In effetti anch’io in principio ho fatto così, sono andata alla Casa dei Platipi e il giro guidato l’ho trovato dopo per caso! 😁
Incontrare un ornitorinco è uno dei miei sogni… è un animale troppo strano e buffo, spero di incontrarlo prima o poi!
Dico solo che uno dei miei peluches preferiti da bambina, senza il quale non potevo dormire, era un peluches a forma di ornitorinco della Trudy, chiamato “Orni” (sì, lo so… ora che sono grande e “studiata” in inglese, non metterei mai un soprannome del genere a un peluches.. ma vallo a spiegare a una bambina di 6 anni!)…
Ai bambini tutto è concesso! Meno male che non era femmina, o si poteva pensare a “Ornella”! 😀
Anche a me stanca subito, ma lo adotterei comunque! 🙂
Se lo incontri e gli canti secondo me ti segue!