Soprattutto se questa vita vi annoia, o se vi sentite languidamente intorpiditi dalla ripetitività delle cose umane, è tempo di conoscere l’echidna dal becco corto. Con un po’ di fortuna, in Australia potreste persino incontrarlo.
L’echidna dal becco corto
L’echidna è una straordinaria e inattesa creatura, vecchio stile, d’antan, di quelle autentiche come non se ne fabbricano più. Altro che ornitorinchi con l’ansia o gatti marsupiali a pois. La nuova frontiera dell’esotico è ormai l’echidna, e bisogna farsene una ragione.
Facts da sapere su questo bizzarro amico di Lucy:
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È un mammifero ma è anche un oviparo. Cioè fa le uova, ma poi allatta i piccoli. Come lui solo l’ornitorinco.
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Il maschio ha un pene a quattro teste; la femmina ha il marsupio, due uteri e due vagine, più una cloaca che le serve da condotto urinario-escretore e per il parto.
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Non ha denti, ma solo una linguina appiccicosa con cui si nutre di insettini a mo’ di formichiere, per una dieta a base di barrette proteiche. Ama sguazzare nelle pozze d’acqua, immergervi il musetto e fare le bolle con il naso.
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Quando teme di venire predato, si appallottola così:
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Alcune tribù aborigene lo considerano un animale totem, ne dipingono e ne narrano. Una delle leggende sulla sua origine spiega che l’echidna nacque da un wombat che, inseguito dai cacciatori fino a ritrovarsi tutto ricoperto di frecce, riuscì a dileguarsi ma da quel giorno divenne appunto un echidna.
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Lo trovate sulle monetine australiane da 5 cents.
Le mutande
Bene, ora che vi ho subdolamente costretti a conoscere questo splendido animale (il reale intento di questo post, l’avevate capito vero?), vi ricompenserò con il succinto aneddoto per il quale mi avete seguita fin qui.
L’anno scorso, nel deposito bagagli di un ostello praghese, qualcuno mi ha aperto lo zaino e mi ha rubato le mutande. Usate. Sono rientrata che si era preso le paia belle e lasciato le paia da sport (e le paia non usate). Bottino: un tablet dell’anteguerra e svariate mutande usate. Fine abbacchiata della storia. Poi dite che quello strano è l’echidna, lui che razzola tranquillo e si fa i fatti suoi.
Spero che da oggi l’echidna piaccia un pochino anche a voi. Voi a lui piacete mediamente, ma se lo nutrite gli piacete eccome. E di sicuro, nonostante l’esuberanza del suo piccolo pene quadriforcuto, non vi ruba le mutande.
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Grazie e buona lettura! 🙂
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