Oggi Lucy, il mio vombato, ha un ospite annunciato: il canguro arboricolo!
(Aggiornato il: 23 luglio 2020)
Il canguro arboricolo contemporaneo, ancora più stupefacente
L’insolito animale che vedete qui, anche detto canguro degli alberi (in inglese tree kangaroo), è un rarissimo marsupiale che oggi si trova solo in due ristrette zone del mondo: in Nuova Guinea e nell’estremo nord del Queensland, Australia.
Come si evince facilmente dal nome, questo canguro risiede volentieri sugli alberi, e ha adattato il suo corpo a questo habitat. Il suo corpo leggero e agile gli permette di lanciarsi in grandi balzi (anche 15 metri verso il basso, senza spaccarsi un arto!), e sa anche camminare all’indietro. In questo è unico tra tutte le decine di specie di canguri! Tutti gli altri, normalmente, hanno le zampe conformate per fare passi solo in direzione frontale.
Sognavo di vederlo con i miei occhi, convinta sotto sotto che si trattasse di una leggenda metropolitana; invece no, esiste sul serio, salta e ha pure uno sciccosissimo e sinuoso motivo di linee sul dorso.
Il canguro degli alberi visto da vicino
Ora. Non nego che il canguro arboricolo sia un animale assai gradevole e affascinante esteticamente. Anzi, è proprio bellissimo!
Quella pelliccia rossiccia e lucentissima (mia madre direbbe che, se la lasciassi libera di applicarmi dell’aceto in testa, anche i miei capelli diventerebbero così) e quella coda lunga (davvero molto lunga!) e striata, adatta a far presa sui rami come un tentacolo, mi hanno lasciata a bocca aperta quando finalmente me lo sono trovato di fronte, allo Healesville Sanctuary, vicino Melbourne.
In questo stupendo parco faunistico soggiorna un’intera famigliola: padre, madre e figlio. Sebbene siano serviti e riveriti sono molto educati, e per Natale rispondono sempre “Anche a lei e famiglia”.
Adesso guardiamoli bene. Abitano in una villetta con tutti i comfort, costruita per loro (su un albero, per l’appunto) con materiali tutti naturali, probabilmente da un branco di immigrati sottopagati. Dispongono di un pratino, di aria pulita e di abbastanza soldi per non nutrirsi di junk food da povery. Ma come stanno davvero? Sono sereni? Cosa pensano?
Canguro arboricolo: disagio nascosto e un segreto
La mamma canguro, da bravo angelo del focolare e portatrice esclusiva di vita, con ancora addosso i segni della gravidanza, dorme in piedi. Chiaramente non osa ammettere a se stessa, figuriamoci al marito, che le piacerebbe uscire un po’ di casa e trovarsi un lavoretto almeno part-time.
Il figlio, spaurito da un’esistenza immobile, non vede l’ora di scappare all’estero; ma non l’ha ancora comunicato ai genitori, nel timore che gli abbassino l’orario del coprifuoco serale.
Il papà canguro, sotto sotto, in tutta evidenza e scusate il termine, ha due palle piene così, ma anche lui tiene celato il suo disagio.
Perché, nonostante tutto, questi esemplari non riescono a godersi appieno la vita?
Io un sospetto ce l’ho, e ha a che vedere con le credenze custodite nelle loro menti antiquate.
Il problema del canguro arboricolo, lo stesso problema che lo sta portando all’estinzione a meno che non decida di abbracciare i tempi moderni e aggiornare il proprio pensiero, sono i suoi valori.
Che si sintetizzano così: il canguro arboricolo si è iscritto per partecipare al Congresso delle Famiglie a Verona, Italia, nel marzo 2019. Ve l’ho detto che cammina bene all’indietro.
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Grazie e buona lettura! 🙂
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