Vivere Berlino: cose magiche che succedono

Vivere Berlino: panorama al tramonto con torre della TV

Vivere Berlino è un dirompente what if, come per ogni storia d’amore che si rispetti. Spesso mi chiedo quanti altri posti al mondo avrei potuto visitare, se non avessi scelto per una ventina di volte (diciannove, mi dicono dalla regia) di venirci a passare del tempo, sempre qui, sempre più a lungo; e ogni volta so che non cambierei una virgola.

Berlino si ripete e si rinnova, prima per caso, poi per convenienza, dopo per godimento, e ormai per urgenza.

Ma come si fa a rendere conto di un amore? Proverò.

Scritta "I love you" su un palazzo di Berlino

Vivere Berlino: segreti e magie

A Berlino ho imparato la Storia e ho determinato la mia. Non nell’euforia tragica e appassionata di Parigi, ma con la tenace, calma consapevolezza che è sempre una mossa virtuosa e sicura, e che le persone vengono prima dei luoghi ma anche insieme ad essi. A Berlino ci sono cose e creature, una miriade che sfavilla all’ombra.

Una sera a Berlino ho incontrato una lepre in centro città. Ci siamo fissate a lungo, io immobile, lei muovendo le orecchie con qualche significato che non ho saputo cogliere. È saltellata via mentre ritrovavo la fiducia smarrita.

A Berlino ho imparato a (ri)prendermi cura del mio corpo, a correre accanto ai dromedari e tra gli scoiattoli. O a rincasare in bici al tramonto costeggiando i binari della S-Bahn lungo il fiume. E a fare il bagno nel lago in mutande, tra aghi di pino e cigni guardinghi, a uscire dall’acqua e a rimettermi a pedalare verso il bosco.

Vivere Berlino: andare a fare il bagno nel lago, con barchette

Nella mia Berlino sono riuscita a conciliare lo scrivere una tesi con amore di giorno, e l’assecondare i miei gusti musicali con estasi e abbandono di notte, senza mai esaurire certe insospettate riserve d’energia. A Berlino ho visitato gli studi dove registrava David Bowie, e ho ascoltato Black Celebration a tutto volume nella stessa sala dove fu incisa, con gli occhi sbarrati di emozione.

Nella capitale tedesca posso ridere non solo del degrado postsovietico, ma anche di quello sovietico.

Scena da "Goodbye, Lenin!": statua di Lenin che interpella la protagonista
(Foto presa dal web)

A Berlino so già che lavoro farò. A Berlino tutto quello che sono e che ho fatto acquista non solo un senso, ma forse anche un valore.

A Berlino divento un po’ presuntuosa, come sempre quando si parla dell’amore. Che è uguale per tutti, eppure a ognuno il proprio sembra sempre un po’ più unico e speciale.

Vivere Berlino tramite le parole

A Berlino le prime volte non ci capivo niente, e allora ci sono tornata per imparare il tedesco. Non perché dovevo o per qualcosa, ma così, perché volevo e potevo.

Scritta su un muro di Kreutzberg a Berlino: Kreutzberg Bleibt unhöflich"

A Berlino ho incontrato parole stupefacenti, come Eichhörnchen (il cornetto della quercia, e cioè: lo scoiattolo), Schildkröte (il rospo con lo scudo, e cioè: la tartaruga), Eiweiß (il bianco dell’uovo, e cioè: la proteina); Dunkelheit, Kräutersoße… Ma la mia parola tedesca preferita è Baulücke.

Vivere Berlino dalle Baulücken

La Baulücke è il luogo più magico che ci sia, è poesia urbana silente che sta lì per tutti. Ognuno può trovare la propria, quella che sotto sotto è più sua che di chiunque altro.

Baulücke indica quello spazio tra due edifici in cui ci si aspetterebbe che troneggi anche lì un palazzo e invece no, c’è un buco, perché da decenni non ci hanno ancora ricostruito. E allora lì sonnecchiano altalene, panchine, sabbia da gioco, piante, bestie, copertoni e divani abbandonati. Nelle Baulücken migliori, poi, non c’è proprio niente.

Ci sei solo tu nella notte, nel ronzio dei ciclisti che tornano a casa e di un’auto sparuta che scorre via in lontananza. C’è la torre della TV che ti indica attraverso l’etere che andrà tutto bene, se ti fidi di lei. C’è un tappeto elastico mezzo sfondato per saltare nel buio e ridere senza far rumore. E c’è una poltrona sfoderata dove sedere in due e sognare la casa che un domani sorgerà proprio in quel punto, dove abiterete in cinque, tu, lui, la gatta e i pappagallini.

Facciata colorata di un locale a Berlino

Incontri speciali

A Berlino c’è un ariete nero che specula ed elucubra, e che quando nello stesso recinto hanno introdotto altre due pecore nere più giovani se l’è presa a morte. Da allora si tiene ben lontano da loro e le guarda male, con la chiara espressione di “Qualcuno me le levi di torno, o comporrò il prossimo Zibaldone”.

A Berlino, un bel giorno, una sconosciuta mi ha vista triste e mi ha regalato un’anitra della fortuna; quel giorno sono tornata a casa e mi è piovuto addosso un colpo di fortuna così sfacciato che pensavo fosse uno scherzo di cattivo gusto (ossia “quella volta che mi assegnarono un premio in danaro a mia insaputa”).

A Berlino nessuno mi ha mai fatto del male, nessuno ci ha mai nemmeno provato.

Cartello stradale Naturdenkmal davanti all'albero più vecchio di Berlino
L’albero più vecchio di Berlino: 800 anni

Berlino, ancora un sogno

A Berlino mi tramuto in una versione migliore di me stessa. Mi sento esattamente la persona che vorrei essere, pur con tutti i miei limiti e le mie imperfezioni, che non contano più. Mi guardo dentro e fuori e so: è qui.

A Berlino vedo il mio amore sorridere più felice; sia io che lui sappiamo che nonostante si possa essere felici insieme in tanti posti, qui lo siamo sempre un po’ di più. E che è tempo di fare qualcosa al riguardo.

Come per ogni grande amore, sono convinta che niente di scritto renderà mai giustizia a Berlino. (Tranne Berlin, Alexanderplatz di Döblin, quello sì, quello è immenso). E forse è giusto così, a Berlino predomina la vita, l’essere giorno per giorno, per la scrittura ci sarà tempo. A Berlino ora non solo sogno, ma proprio so che ci abiterò, e sarà per sempre.

Oggi ho visitato il mio futuro quartiere e istintivamente ho saputo: è qui.

Berlino al tramonto con un pezzo di muro e scultura sul fiume

[Post aggiornato il: 28/07/20]


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Lucy the Wombat

Human. Italian. Survived a mass shooting in Paris, moved Down Under for a life reboot. Blogging about Australia, Europe, Italy, beautiful creatures, post-trauma, and this strange world. (Avatar created with: "Le Bouletmaton" by Zanorg).

108 pensieri riguardo “Vivere Berlino: cose magiche che succedono

  • 25 Giugno 2018 in 22:55
    Permalink

    Mi sorprendi sempre 😀 Quando penso di aver iniziato a capire qualcosa, tutto si ribalta e dagli animali simpatici e sconosciuti d’Australia si passa alla splendida Berlino, così vicina, così diversa. Comunque questo post profuma di passione, vita pulsante e amore puro.

    Rispondi
    • 26 Giugno 2018 in 07:00
      Permalink

      Meno male va’, visto che ho scritto di getto e mica mi soddisfa 😅 Comunque sono qui solo in vacanza purtroppo! Almeno per ora 😉😘

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 01:43
    Permalink

    Amore è (ri)trovarsi

    Rispondi
    • 26 Giugno 2018 in 17:39
      Permalink

      Indeed 👌

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 04:50
    Permalink

    Io non la conosco. Sono stato tante volte in Germania (mia moglie è tefesca per parte di mamma), ma Berlino mi manca. Mi riprometto di andare, prima o poi capiterà l’occasione. Sempre bello e intrigante leggerti!

    Rispondi
    • 26 Giugno 2018 in 17:37
      Permalink

      Grazie 😊Dai dai prima o poi vai, ti piacerà di sicuro! Prima che si gentrifichi ancora di più! Tua moglie che dice, da mezza tedesca le piace? Sono curiosa 🙂

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 06:20
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    Berlino e’ un po’ sottovalutata dagli italiani, secondo me, che le antepongono Londra come citta’ europea dei loro sogni. Ma e’ una citta’ anche molto godereccia: ricordo bene la gente seduta fuori a cena o a bagno nei laghi! Per non parlare della scelta culturale che ci puoi trovare…

    Rispondi
    • 26 Giugno 2018 in 17:32
      Permalink

      È vero!! Infatti in questi giorni ho i piedi rotti per quanto sto girando per vedere cose… venendo dal nuovo continente, poi, che non brilla per cultura, sono emozionatissima a ogni angolo! 🙂 Senti ma invece di Helsinki, che di sicuro conosci meglio di me, che mi dici? Come si sta oggi?

      Rispondi
      • 26 Giugno 2018 in 17:46
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        Si sta benone, anche se noi preferiamo vivere in campagna. Non manca niente: cultura, spettacoli, cibo…e poi siamo nella Ue, quindi stesse gioie e dolori.

        Rispondi
        • 27 Giugno 2018 in 06:41
          Permalink

          Ahah, l’UE, meno male! Ricordo che quando la Finlandia era appena entrata nell’UE andai a comprare un francobollo per spedire una cartolina lì, il tabaccaio mi chiese “Ma la Finlandia è nell’UE?” e io quasi mi offesi perché nella mia mente tutti dovevano sapere una cosa del genere 😅 Gioventù 😅

          Rispondi
          • 27 Giugno 2018 in 07:55
            Permalink

            Il fatto e’ che qui al nord siamo talmente in pochi e facciamo talmente poco casino che il resto d’Europa ci ignora! Come quelli dei primi banchi: la prof tiene d’occhio quelli in fondo. Tornando a HEL, ci sono un paio di post sul mio blog che ne parlano dal punto di vista architettonico… Buona vacanza a BER!

            Rispondi
        • 30 Giugno 2018 in 23:08
          Permalink

          Vado a vedere!! ^_^

          Rispondi
    • 26 Giugno 2018 in 06:34
      Permalink

      🙏😊

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 06:37
    Permalink

    Bellissima confessione d’amore…. Bellissima città e so ciò che provi… La mia è Londra…. So ciò che provi… 😍😘

    Rispondi
    • 26 Giugno 2018 in 06:39
      Permalink

      L’importante è averne una, quale sia sono dettagli 😉😘

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 10:10
    Permalink

    La mia città. Ci sono stata nel 2007 per uno scambio interuniversitario con l’università di Berlino e mi ha catturata. Più di Londra, più di Parigi, più di Budapest, più di Barcellona. Più di tutto. Berlino è unica, verde, poliedrica, il vetro e l’acciaio poggiato su mura vecchie di storie. Devo tornarci, i ricordi cominciano ad affievolirsi.

    Rispondi
    • 26 Giugno 2018 in 18:12
      Permalink

      E allora è il momento buono! Amo leggere storie così 😊

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 10:48
    Permalink

    Bellissima dichiarazione d’amore ad una città!
    Non sono mai stata a Berlino, ma voglio andarci. La Germania mi piace moltissimo, di Amburgo mi ero innamorata. So che Berlino è una città a sé, per questo forse la visita vale ancora di più.
    Credo che Berlino sia una città più da vivere che da visitare.
    Tu con questo post me lo hai fatto capire un po’ di più!

    Rispondi
    • 27 Giugno 2018 in 06:38
      Permalink

      Anche secondo me è così, secondo me chi fa “solo” il turista a Berlino si perde parecchio, ma in fondo è già un privilegio visitarla! In compenso del resto della Germania ho visto molto poco e ne sono sempre più curiosa 🙂

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 11:45
    Permalink

    Credo tu sia la prima persona sulla faccia della terra che mi stia facendo mettere in dubbio la mia prima impressione su Berlino. Ci sono stata, troppo brevemente lo so, ma non è scattato niente. Zero. Però leggo il tuo post e penso che io non c’ho proprio capito niente, e che viverla pur così brevemente attraverso i tuoi occhi ed i tuoi ricordi me l’ha fatta apprezzare più di quando ero lì.
    Sarà che d’amore viscerale, del “giù le mani che è mia”, del diventare presuntuosa quando qualcuno pensa di saperne più di me, eh, me ne intendo. Quindi grazie. Se tornerò mai a Berlino sarà solo per merito tuo.

    Rispondi
    • 27 Giugno 2018 in 06:35
      Permalink

      Sei troppo buona 🙂 Credo che il dare una prima impressione neutra o addirittura ostile sia una prerogativa di Berlino, diverse persone me l’hanno confermato… Forse perché meno “bella” nel senso classico, quello italiano, francese o anche praghese, per dire. La sua bellezza sta più in quello che ti permette di fare e in come ti fa sentire, e in questo secondo me non ha eguali. Spero davvero che deciderai di tornarci presto, e sarò curiosissima di sapere come andrà! 😘

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 12:20
    Permalink

    Berlino è da sempre un sogno che prima o poi esaudirò perchè più ne sento parlare e più mi convinco che sia meravigliosamente adatta a me e al mio modo di vivere … Grazie per questo tuo post

    Rispondi
    • 27 Giugno 2018 in 06:32
      Permalink

      Allora sono felice di averti dato una conferma! Spero tu possa esaudire presto il tuo desiderio 😊

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 14:55
    Permalink

    Nessuno aveva mai parlato così di Berlino, a parte la Merkel credo 😄. Mentre mi cibavo di foto di petauri dello zucchero desiderandone uno immensamente (ma solo col pensiero povere bestioline!) ti ritrovo che parli di Berlino e mi fai desiderare di vederla … e ce ne vuole! Mi sa che in qualche vita precedente eri un esploratore 😉

    Rispondi
    • 26 Giugno 2018 in 17:35
      Permalink

      Ti ringrazio! In qualche vita precedente ero una bestia 😃 Comunque Berlino è così ricca e varia che di sicuro ci troveresti anche tu la tua dimensione, la più adatta a te. Anche questo è il bello 😍

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 16:08
    Permalink

    Non ci ho vissuto, l’ho solo visitata, ma mi ha colpita per la sua capacità di guardare avanti senza nascondere nè perdere il passato. E conserva tante cose di grande bellezza. Grazie per il consiglio di lettura

    Rispondi
    • 27 Giugno 2018 in 06:19
      Permalink

      Grazie a te del commento! Questa capacità di coniugare passato e presente è una delle cose che mi piace di più di Berlino. Speriamo che non si snaturi mai!

      Rispondi
  • 26 Giugno 2018 in 20:36
    Permalink

    Berlino tra i miei viaggi mi manca…e come sempre hai trasmesso gran passione in ciò che descrivi, tanto da volerla assolutamente visitare! E ora cosa scelgo per il prossimo viaggio, prima Berlino o l’Australia??

    Rispondi
    • 27 Giugno 2018 in 06:17
      Permalink

      Credo che ameresti entrambe, però a Berlino vanno bene anche tre giorni per respirare un po’ la sua atmosfera, in Australia in tre giorni non fai nemmeno avanti-indietro, mannaggia!! Però spero tu venga anche Down Under così mi aiuti a scovare i migliori posti assurdi! 😊

      Rispondi
  • 27 Giugno 2018 in 00:24
    Permalink

    Devo ammettere che Berlino non è mai stata in cima alla mia lista di città da visitare…. e men che meno da viverci…. ma con questo tuo post mi è arrivata tutto il tuo amore per questa città, e ora ammetto di essere curiosa ora di andarci. Ti auguro cmq di raggiungere il tuo sogno e di poterla chiamare casa un giorno

    Rispondi
    • 29 Giugno 2018 in 09:49
      Permalink

      Grazie mille 😍 Per ora ancora un po’ di Australia ma sono convinta che il mio destino sia in questa città 😘

      Rispondi
  • 27 Giugno 2018 in 09:25
    Permalink

    In tempi ormai abbastanza lontani ho vissuto un annetto a Berlino e mi ritrovo tanto in quello che hai scritto. Capisco perché tu ci voglia vivere, a parole è difficile spiegarlo, ma si sta bene (nonostante i mesi senza sole e il freddo, che io ho amato lo stesso). Ma è una parentesi europea o niente più Australia? Buona vacanza/esplorazione 🙂

    Rispondi
    • 29 Giugno 2018 in 09:43
      Permalink

      Solo una piccola vacanza… Ma la vita è lunga 😉 Wow ci hai vissuto un anno, che meraviglia 😍

      Rispondi
      • 29 Giugno 2018 in 23:26
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        In Erasmus, a parte l’ostilità del tedesco che non avevo mai studiato prima di partire è stato un anno molto bello. Si vive bene lì, è una metropoli ma molto a misura di persona. Ti auguro di riuscire ad andare a viverci prima o poi 🙂 Io ho lasciato un po’ del mio cuore a Prenzlauer Berg!

        Rispondi
        • 30 Giugno 2018 in 08:31
          Permalink

          Eh beh!! Come non comprendere! 😊Il mio cuore è a Neukölln ❤️

          Rispondi
  • 27 Giugno 2018 in 16:39
    Permalink

    Adoro questa tua Berlino!!❤ Sembra una città unica, e il tuo rapporto speciale con lei si respira in ogni riga! Io non ci sono ancora stata (maledizione!!), ma ora ho un motivo in più per organizzare un bel viaggetto!

    Rispondi
    • 29 Giugno 2018 in 09:45
      Permalink

      Grazie!! Sì guarda, non ti conosco di persona ma da come scrivi sul tuo blog sono più che sicura che saprai amarla 😊

      Rispondi
  • 27 Giugno 2018 in 18:19
    Permalink

    Che bel post, ho respirato per un attimo quell’aria così particolare che sì, si respira solo a Berlino.
    Ci sono stata e non è stato amore a prima vista, devo essere sincera. Ho capito dal primo istante però che la capitale tedesca ha bisogno di più tempo, non basta un weekend lungo per capirla. Prima o poi spero di riuscire a tornare!
    Un abbraccio,
    Alice

    Rispondi
    • 29 Giugno 2018 in 09:42
      Permalink

      Ma sì è normale. Anche per me è stato amore a prima vista, sono stata a lungo guardinga e l’ho studiata con circospezione! 😉

      Rispondi
  • 28 Giugno 2018 in 21:23
    Permalink

    Bella questa scorribanda berlinese dove intravedi germogli di futuro
    (certo che non stai mai ferma, sempre altrove rispetto a dove ti si crede)
    ml

    Rispondi
    • 29 Giugno 2018 in 09:40
      Permalink

      Grazie! Allora il mio prossimo post non ti stupirà 😉

      Rispondi
  • 29 Giugno 2018 in 12:45
    Permalink

    hai vissuto in molte altre città? 🙂

    Rispondi
    • 30 Giugno 2018 in 01:21
      Permalink

      Magari 🙂 Nella durata ho vissuto solo in cinque o sei posti 🙂

      Rispondi
  • 29 Giugno 2018 in 19:05
    Permalink

    Descritta con gli occhi del cuore, la prima volta che sono stato a Berlino avevo dieci anni, avevo gia il morbo dei boschi e foreste, quelle che ho visitato in Germania con il passare degli anni mi hanno fatto comprendere molto.
    E mi sento anche a mio agio con la cucina , che non guasta 😊

    Rispondi
    • 30 Giugno 2018 in 03:31
      Permalink

      Concordo! A Berlino trovi ogni cosa. Io ho visitato molto poco di “verde” in Germania, ma quel poco che ho visto mi ha lasciato un’impressione particolare, come se esigesse da me un maggiore adattamento. Era tanto bello!

      Rispondi
      • 29 Giugno 2018 in 19:37
        Permalink

        Sembrerà strano, ma il mio riferimento da un punto di vista vita col bosco, non sono i ” mitici ” americani del bushcraft , ma boscaioli tedeschi . Se escludo l’esperienza fatta in Amazzonia, e Australia, sono loro che mi hanno colpito con la loro conoscenza dei boschi e la grande manualità che hanno nel trasformare un pezzo di legno in un utile attrezzo.
        Hops…mi sono dilungato…😂

        Rispondi
        • 30 Giugno 2018 in 03:40
          Permalink

          Commento interessantissimo, grazie! Vorrei imparare tutto sull’arte dei boscaioli. Ma sono ancora troppo urbana, mi sa 😊

          Rispondi
          • 29 Giugno 2018 in 19:43
            Permalink

            Un passo alla volta! Se ti fa piacere vieni a visitare il mio neo canale su Youtube, chissà mai potresti avere delle indicazioni 😉

            Rispondi
            • 30 Giugno 2018 in 03:44
              Permalink

              Verrò, verrò! 🙂

  • 2 Luglio 2018 in 03:35
    Permalink

    Per chi non è mai stato in tanti post leggere i tuoi post è un po’ come esserci stato! Certo che i tuoi incontri con gli animali sono davvero unici, sembrano onirici però mi rendo conto che in certi posti possono avvenire!

    Rispondi
    • 6 Luglio 2018 in 10:14
      Permalink

      Che bel feedback, grazie 😊 Anche a me sembrano onirici questi incontri, forse anche alle bestie quando mi vedono e si chiedono “e chi è questa??” 🙂

      Rispondi
      • 6 Luglio 2018 in 13:20
        Permalink

        😂😂😂 in effetti la cosa può essere bidirezionali. A me non capitano incontri esotici, ieri un gatto…ci siamo fissati poi ha deciso che ero innocuo ed ha proseguito per la sua strada, un cane che per un po’mi ha seguito e una lumaca che con un colpetto ho tolto dall’asfalto …insomma mai nulla di emozionante!

        Rispondi
        • 6 Luglio 2018 in 13:49
          Permalink

          Beh aspetta… Sai quante cose puoi raccontarti con una lumaca? Poteva essere una splendida avventura! 😁👽

          Rispondi
          • 6 Luglio 2018 in 18:05
            Permalink

            Ahaha sulle lumache di tutto, chi ho scritto anche un post, il sesso delle lumache!😂😂😂

            Rispondi
            • 6 Luglio 2018 in 18:12
              Permalink

              E me lo ricordo bene! Era interessantissimo! L’altro giorno ho visto un documentario ma grazie al tuo post ero già esperta 😁

            • 6 Luglio 2018 in 18:20
              Permalink

              Ah ecco, non ricordavo che lo avessi letto e nemmeno quando tempo fa lo scrissi…perdo la cognizione del tempo che passa e mi sembra siano passati mesi e mesi!🤔🙄

            • 6 Luglio 2018 in 21:06
              Permalink

              Ci sta 🙂

            • 6 Luglio 2018 in 21:36
              Permalink

              La vecchiaia incombe!😂😂😂

    • 4 Luglio 2018 in 09:34
      Permalink

      Grazie a te per il commento… E buon viaggio al più presto allora! 😉

      Rispondi
  • 4 Luglio 2018 in 21:49
    Permalink

    Quanta invidia per l’ascolto di Black Celebration nello studio originale! Bel post come sempre e, comunque, viva la Germania. In bocca al lupo 🙂

    Rispondi
    • 5 Luglio 2018 in 07:17
      Permalink

      Crepi! 😉Sì, guarda, è stata un’emozione fortissima! Con le mie amiche ci siamo anche fatte la foto su certi stessi scalini mitici 😱😍 Poi quella di BC non era una sala di incisione vera e propria come nel resto della venue, ma un grosso salone dove non ti saresti mai aspettata potesse nascere una canzone. Ma a quanto pare lì si ottenevano meglio certi suoni! (Scusa se non so esprimermi meglio 😅)

      Rispondi
      • 7 Luglio 2018 in 03:29
        Permalink

        Hai reso perfettamente 😍 Erano anni straordinari in generale e per il suono dei Depeche Mode in particolare. Di recente Spotify mi ha proposto dei brani di Martin Gore solista e uno di questi era in tedesco. Ganzetto da sentire per la pronuncia e per il legame che ha avuto con Berlino!

        Rispondi
        • 25 Luglio 2019 in 18:48
          Permalink

          Ho presente quel brano, è di una dolcezza infinita!

          Rispondi
    • 6 Luglio 2018 in 10:10
      Permalink

      Me l’ha anche spiegato, ma non conoscendo l’alfabeto delle orecchie di lepre non ho capito 🙁

      Rispondi
  • 18 Luglio 2018 in 21:34
    Permalink

    beh allora mettiamo anche una bella canzone sul tema, se la conosci già… pazienza

    [youtube=https://www.youtube.com/watch?v=kZ-jSiXKF78&w=640&h=390]

    Rispondi
    • 19 Luglio 2018 in 21:11
      Permalink

      No che non la conoscevo, che carina! Grazie!

      Rispondi
  • 6 Agosto 2018 in 00:53
    Permalink

    Uno splendido post, grazie. Ma come faccio a seguire il tuo bellissimo blog? non vedo dove cliccare …

    Rispondi
    • 6 Agosto 2018 in 01:03
      Permalink

      Ohh grazie, benvenuta! 😊 Dal reader di WordPress dovrebbe esserci il tasto “segui” o “iscriviti” in alto nella home, vicino al nome del blog. Se stai guardando il sito da pc dovresti avere le opzioni per seguire i post nella colonna di destra. Contenta che ti piaccia! 🙂

      Rispondi
    • 7 Agosto 2018 in 13:37
      Permalink

      Il bello delle città è che non scappano. Ti auguro di passarci dei giorni bellissimi 🙂

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      • 7 Agosto 2018 in 13:40
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        Spero proprio di sì anche se purtroppo non sarà a breve. In ottobre devo ritornare in Italia

        Rispondi
  • Pingback: Canberra, la città dei fantasmi – Lucy the Wombat

  • 26 Novembre 2018 in 00:25
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    Che legame speciale, con certi posti accade ed è pura magia. Io ho in programma di tornare a Berlino fra non molto, ci sono stata parecchi anni fa ma ho una così gran voglia di rivederla. Non sarà certo profondo come il tuo, ma anche io penso di aver un legame particolare con questa città.

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    • 26 Novembre 2018 in 14:43
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      Ti auguro di passare dei momenti splendidi lì 🙂

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  • 31 Dicembre 2018 in 00:33
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    Le tue parole sanno emozionare! Grazie per avermi portata con la mente a Berlino, una città bellissima che tu hai saputo descrivere al meglio!

    Rispondi
    • 31 Dicembre 2018 in 00:36
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      Ciao Martina, grazie, mi fa molto piacere! 😊

      Rispondi
  • 8 Febbraio 2019 in 21:16
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    E con questo post, cara Lucy, sei definitivamente entrata nel mio cuore 😉 Quando sono necessarie, le dichiarazioni le faccio. Sono anni che tento di andare a Berlino, perché SO (anche se non so perché… o forse è una bugia: è l’immaginario letterario e cinematografico che fungono da calamita potentissima) che mi sentirò a casa. Finora mi sono sentita così, come scrivi tu, solo in un posto al mondo: Bangkok. Ma è un po’ lontano, lo vedo come il buen retiro per la pensione. 😀 Per la maturità, molto più vicina, Berlino mi attrae molto.

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    • 10 Febbraio 2019 in 18:24
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      Innanzitutto ti ringrazio moltissimo! *_* <3
      Secondo me questa sensazione di sapere in anticipo se ci sentiremo o meno a casa ci azzecca. L'immaginario di cui parli è davvero una forza che non ha pari! Anni fa sono andata tre volte negli USA seguendo soprattutto quello, e mi sono emozionata tantissimo! E poi la Russia dei romanzi! Dio mio! *_*
      Ti auguro di andare presto a Berlino e di sentirtici proprio come per ora immagini!

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  • 9 Febbraio 2019 in 02:08
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    Amo Berlino e mi ritrovo in molto di quello che tu hai scritto. Ci sono citta’ che sanno prenderti l’anima, e per me Berlino e’ una di queste. Il tedesco e’ una lingua incredibile: Baulucke e’ semplicemente un concetto geniale che solo qui poteva essere inventato ed assumere un significato. A Berlino probabilmente non ci andro’ mai a vivere (mai dire mai nella vita), ma continuero’ a tornare e ritornare.

    Rispondi
    • 10 Febbraio 2019 in 18:19
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      Che bello! Goditela sempre! 🙂

      Rispondi
  • 13 Febbraio 2019 in 04:34
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    Anche per me Berlino è amore puro. Un pezzo di vita, anche se non ho mai vissuto lì. Ma tra me e quella città c’è intensità elettrica a non finire.

    Rispondi
    • 15 Febbraio 2019 in 08:32
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      Intensità elettrica è un’espressione perfetta per Berlino 😊

      Rispondi
  • 26 Febbraio 2019 in 09:50
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    Berlino mi ha respinto (la prima volta) e mi ha accolto (la seconda. Mi ha incuriosito e mi ha tolto ogni dubbio. Mi ha stupito e infine mi ha commosso. Ho uno strano rapporto con Berlino. La cosa che ricordo è il suono di un violino per le vittime dell’Olocausto e uno scoiattolo che ascoltava. Da brividi. Come il tuo post.

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    • 26 Febbraio 2019 in 10:53
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      Che bello 😍💕

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  • 24 Maggio 2019 in 21:09
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    Me ne hanno parlato molto bene della città di Berlino. Mi piacerebbe davvero passarci un weekend!

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    • 25 Maggio 2019 in 08:59
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      Ma anche di più, dai! 😉

      Rispondi
  • 8 Luglio 2019 in 16:37
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    L azienda di soggiorno berlinese ringrazia
    Vorrei trovare l amore che dici tu in una città di cui ho amato l ideologia

    Rispondi
    • 25 Luglio 2019 in 18:49
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      Che pensiero bello! 🙂

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  • 9 Luglio 2019 in 00:02
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    La tua duttilità narrativa mi ha riportato nella Berlino che ho visitato due mesi fa per la prima volta in vita mia, provando quel senso di “casa” che in pochi luoghi avevo avvertito.

    Rispondi
    • 25 Luglio 2019 in 18:50
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      Davvero sei stato di recente a Berlino per la prima volta? Che bello, sono felicissima di sapere di questo senso di “casa”! Non poteva deluderti!

      Rispondi
  • 2 Agosto 2019 in 17:14
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    Quando sai qual è il tuo posto nel mondo, non vuoi più lasciarlo. Per me è stato così con Cardiff, almeno per ora. Si sta meglio, più tranquilli, più felici. Ed ognuno dovrebbe avere l’opportunità di trovare quel posto e poterlo chiamare casa ogni singolo giorno.

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    • 3 Agosto 2019 in 16:19
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      Giusto 🙂 Interessante Cardiff, spero di visitarla un giorno!

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        • 3 Agosto 2019 in 21:14
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          Ma magari, anche perché vorrebbe dire che sono in Europa! 😂

          Rispondi
  • 28 Agosto 2019 in 06:21
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    Che post intenso! Si sente davvero questo tuo amore per Berlino nelle tue parole… ci andrai a vivere? Io amo Istanbul quanto tu ami Berlino ma non credo ci vivr mai 🙁

    Rispondi
  • Pingback: La Pecora Merino, il Migliore Ovino! – Lucy the Wombat

  • 23 Febbraio 2021 in 17:52
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    Premesso che non sono stata mai a Berlino ( o almeno non ancora), devo dire che il tuo articolo propone un approccio molto particolare alla città tedesca. Lo terrò in considerazione quando sarò pronta per questo viaggio.

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