Che non abbiate mai messo piede Down Under o che ci viviate ormai da anni, poco importa: dentro ognuno di noi c’è un australiano, che sonnecchia da qualche parte nell’inconscio, interrompendo i pisolini solo per smangiucchiare una tartina al Vegemite. Se siete qui è perché volete conoscerlo meglio, in modo da liberarlo quando serve!
IL TEST
Rispondete alle dieci domande, trovate la cifra (1-5) che avete selezionato più volte, e il profilo corrispondente. Fatemi sapere nei commenti se il vostro australiano interiore vi garba – o se vi delude più di un’insalata con l’ananas!
- LA TUA VACANZA IDEALE:
- Al paesello d’origine, uscendo dalla tua stanza solo per andare a tavola con i parenti e litigare per l’eredità di nonna
- Avventura nell’Outback: chitarra, ragni in tenda, falò, cielo stellato e rutto libero
- Bali: snorkeling, selfie e Photoshop
- Crociera all inclusive – con il record di solo un paio di suicidi
- Dieci giorni nel Vecchio Continente con la Lonely Planet “Europa”
- DA MANGIARE ORDINI:
- Pizza al trancio ignorante
- Polpette di canguro al sugo di erbe aromatiche
- Toast alla crema di avocado, con beverone di proteine a parte
- Shnitzel XXL con imitazione di salsa tartara
- Buddha Bowl gluten free, patate fritte e centrifugato di spinaci
- IN CIMA AI TUOI VALORI:
- Il multiculturalismo
- Resistere, sempre
- Fermare il cambiamento climatico
- Il danaro (tutti gli altri mentono)
- Amicizia, amore e vendetta
- CHE ANIMALE SCEGLI?
- Vombato: tenace e compatto
- Cacatua: disagiato e cacofonico
- Coccodrillo: esotico e sornione
- Dingo: libero e fiero
- Koala: artigliato e coccoloso
- L’ATTORE CHE VAI A VEDERE:
- Xavier Bardem
- Morgan Freeman
- Leonardo Di Caprio
- Harrison Ford
- Chris Hemsworth
- MAI SENZA:
- Netflix
- Maria Giovanna
- Preservativo
- Membership card
- Pillola del giorno dopo
- LAVORO:
- Autista di Uber con cinque stellette su quattro
- Divano e reddito di cittadinanza
- Arrampicata sociale: da sguattero a barista trendy
- Direttore di cantiere (o di centro anziani)
- Agente immobiliare con l’agenda piena di gattini
- DRINK:
- Moscow Mule (mangiandoti anche le fette di cetriolo)
- Long Island doppio in tazza grande
- Birra Pale Ale in happy hour
- Lambrusco imbottigliato personalmente
- Daiquiri frozen alla fragola
- POLITICA:
- Ghost writer sottopagato della biografia di Martin Schulz
- Anarkia unika via
- Gli adesivi con la faccia di Greta Thunberg
- Mike, do la soluzione
- Citofonare ore pasti (e non ti fai trovare)
- AMORE:
- Via Skype
- Su Youporn
- Da Instagram
- Figli e televendite
- Venerdì dopo le 18
PROFILI
1: Neo-immigrato venuto giù con la piena
Devi fare ancora molta strada prima di poterti dire Aussie. Tieni un blog in cui ti vanti della lezione di prova di scuba diving comprata con i coupon, e condividi foto brutte ma con il logo in sovrimpressione, per evitare che te le rubino.
La tua vita è come la graffetta che disperatamente tiene insieme il plico di documenti da consegnare all’agente di immigrazione: precaria e pronta a sfasciarsi al minimo intoppo. Per fortuna però hai trovato l’escamotage per restare, iscrivendoti a una scuola spilla-soldi e intanto facendo due lavori in nero e uno regolare. Il plus? Dai ripetizioni a distanza su Skype da dietro al volante del tuo Uber, per donare un po’ di istruzione a questi rozzi mandriani. Ignori solo che, mentre applichi per il rinnovo del visto, da qualche parte in patria un linguista muore. Riesci comunque a suscitare invidia nel turista che, dal sedile posteriore, si beve il tuo convinto entusiasmo per la vita creativa e per niente faticosa che ti sei inventato; te lo ritroverai l’anno dopo nei panni di un autista concorrente, tuo clone.
2: Aborigeno disagiato
Con il cuore sei rimasto intrappolato a quel brutto giorno in cui dalle acque del mare spuntò un vascello, e da esso scesero omini bianchi che, in barba all’ottima accoglienza ricevuta, ti presero a calcioni, ti rubarono i figli per mandarli in collegio e poi, non soddisfatti, ti attaccarono pure qualche malattia infettiva. Questa ingiustizia primigenia governa la tua vita, che trascorri nei panni del ribelle senza aver notato che, nel frattempo, stai per compiere cinquantasette anni e non riesci più ad andare al cinema senza interromperti per urinare. Sogni il ritorno a un mondo autentico in cui essere libero di esprimere il tuo disagio in versi melodiosi da far subire ad altri, e di credere in fantasiose divinità animali che non giudichino il tuo consumo compulsivo di alcool del discount. Possibilmente mantenendo il sussidio che lo Stato ti versa per lavarsi la coscienza!
3: Backpacker hipster finto-ecologista
Hai deciso di salvare il mondo: bravo! Indossi sempre lo stesso paio di jeans e di ciabatte, e ti batti contro gli sprechi di qualunque cosa, anche degli anni di vita passati a lavorare onestamente. Chiami amici e conoscenti “mate”, ma non esiti ad abbandonarli se si rifiutano di seguirti in infradito tra le liane della foresta pluviale, per indottrinare le iguane sul riscaldamento globale. Nessuno ha mai capito davvero se ci sei o ci fai. Una sera con il tuo minivan ti sei distratto un attimo e hai investito un canguro, ma per fortuna non c’era nessuno per postare il fattaccio sui social, quindi è come se non fosse mai accaduto.
4: Aussie D.O.C.!
Complimenti! Non ti manca proprio nulla per pavoneggiarti da vero Aussie duro e puro. Nell’800 saresti stato tra quelli che trovavano l’oro e aprivano un business di locomotive su rotaia. Oggi hai fatto i soldi con la fabbrichètta, tua moglie compra antiquariato brutto e dona soldi alle charities, e i tuoi figli sono dei rispettabilissimi teenager già espertissimi di ogni tipo di droga.
Da quando ti hanno fatto notare la pancia da birra, ti sei dato a Bacco e sei diventato socio di un vitigno nella Yarra Valley. Inviti gli amici per degustare formaggi da abbinare ai vini, e dai la mancia al ragazzo che da dietro al bancone ti ricarica il calice con un’annata dietro l’altra. Ma tu non sai che, nella civiltà vera, è buona pratica almeno sciacquare il bicchiere – se non proprio sostituirlo – tra un assaggio e l’altro, e ingolli felice anche il residuo di mistura con l’aria da intenditore.
5: Impiegata elegante fuori e tamarra dentro
Sei come Jekyll & Hyde. Di giorno fai carriera, con il badge appeso al collo sin da quando fai colazione; di sera sfoderi un minuscolo vestitino bianco, tacchi a trampolo e ti dai all’ebbrezza, fino a scordarti pure il nome delle tue tre sorelle ugualmente (s)vestite. Peccato che, quando le sorti della tua vita si decideranno durante un colloquio per una posizione da Senior Executive all’Excelsior di Londra, le tue volgari ciglia finte, le unghie da escort pentita e il collo scottato dalle ore in spiaggia tradiranno le tue origini di sangue ex galeotto, e l’opportunity andrà a una svedese in mocassini che parla quattro lingue. Per lo scorno tornerai al paesello nel South Australia e ti incrosterai in un’immobile carriera di receptionist presso la famosissima art gallery di Oodnadatta.
Allora, che australiano siete? 🙂
Ringrazio Giovy Malfiori del blog Emotion Recollected in Tranquillity, che con un suo test per viaggiatori sull’Inghilterra mi ha dato lo spunto per questo post. Cheers, Giovy!
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