STRANGE AUSTRALIA

Aiuto! Della disgrazia di diventare stupidi

Cani finti che simbolizzano il diventare stupidi

Di recente mi è successa una cosa assai sgradevole. Negata da chi mi vuole bene, negata ostinatamente e con insistenza; con tanta forza quanta è quella dell’amore nutrito nei miei confronti e perciò, obbligatoriamente, di fatto invece rinforzata.

L’insorgere del problema

Delle prime avvisaglie ho iniziato ad accorgermi per gradi, come sempre nelle dinamiche complesse, subdole e totalizzanti. L’inizio è coinciso con il soffrire di PTSD, perciò quell’altra cosa insidiosa che collateralmente mi accadeva rappresentava l’ultimo dei miei problemi.

Poi c’è stato il trasferimento in Australia, un continente che, diciamolo, profuma di eucalipto dall’ottimo potere detox, ma di sicuro non brilla come rimedio al problema che mi affligge. Lì c’è stata la depressione profonda, che di sicuro non mi ha aiutata. Poi l’isolamento. E proprio quando finalmente mi stavo riprendendo bene, è arrivata la pandemia.

Adesso, dal mini-attico germanico da cui scrivo, nonostante i progressi della virologia, rimango isolata, lavoro da casa (opportunità salvifica, per carità) e interagisco di persona con un essere umano di numero, a parte quando vado al supermercato e sentenzio importante “Karte bitte, Danke, Tschüss”. Ma sto divagando.

Vedete? Facendomi trasportare dal senso di liberazione che questa confessione porta con sé, mi stavo dimenticando di descrivere il problema. Dunque eccolo. È molto semplice: sento che sto inesorabilmente, ineluttabilmente, inconfutabilmente diventando scema.

Chi mi legge e mi trova un po’ simpatica penserà “Ma no dai, non è possibile”, e invece no, io vi dico che è proprio così e che non so come uscirne. Mi sto tramutando in un individuo stupido. Vorrei disperatamente poter impiegare la mia mente a livelli migliori di quelli a cui attualmente si trova, ma non mi è possibile.

Perché l’Australia fa diventare stupidi

Va detto che, tra i fattori sopraelencati, la mazzata più grande alla mia neonata stupidità l’ha data l’Australia.

Ora, io l’ho amata, lo sapete se l’ho amata e tuttora inspiegabilmente la amo probabilmente più del dovuto, ma benedetto il cacatua, quanto è scema l’Australia? Quanto istupidisce chi vi si avventura? Tantissimo. Se vuoi rimanere intelligente, in Australia è meglio non permanere.

Canguro svaccato, perché l'Australia fa diventare stupidi anche loro
Un canguro stanco fa riprendere fiato al cervello

Lì è tutto così facile, così ottimista, così semplificato, che le tue facoltà intellettive semplicemente si ottundono, se ne vanno in letargo sotto una palma nana e quando si risvegliano non sono più del tutto se stesse. È superficiale, l’Australia. Non richiede particolari sforzi, se non quello di orientarti quando ti avventuri nel bush perché lì i cartelli mancano o non sono chiari, tipo che invece che verso destra o sinistra puntano in direzioni multiple, tridimensionali oppure inesistenti. In quei casi però, più che di sfoderare raffinatezza di pensiero si passa direttamente ad assecondare un violento e alquanto inatteso istinto di sopravvivenza, perciò è un’altra storia.

In Australia, a forza di rivolgerti al prossimo con “Hi, how are you!” e “All good!” o di leggere volantini illustrati che simpaticamente ti spiegano in più pagine come devi attraversare la strada o reggerti agli appositi sostegni sul bus, le tue istanze cerebrali alla fine abdicano, e chi s’è visto s’è visto.

Fonti di stupidità aggiuntiva

Lo so, lo so, in giro si dice anche che il lockdown mondiale non abbia aiutato i cervelli a mantenersi sani e stimolati. La ripetizione e la monotonia delle vite chiuse dentro le case e le occasioni mancate hanno spento ogni guizzo di genialità nel quale si potesse ancora ottimisticamente confidare. Fine. Kaputt.

Poi c’è il mio attuale lavoro. Che mi piace assai, beninteso, mi mantiene attiva e mi porta a imparare novità. Ma per certi versi mi obbliga a calarmi in panni più superficiali e frivoli di quelli che sono realmente i miei, e il mio pensiero rimane intirizzito invece di dispiegarsi. Mi hanno ripetuto che le cose devo farle semplici e poi ancora più semplici, altrimenti la gente non capisce e reagisce con un rifiuto, per cui piano piano mi sono forzata a diventare così. Quando finalmente ho preso a settarmi di default sul livello richiesto, qualche mio altro neurone si è rintanato in un cantuccio comodo comodo tra le circonvoluzioni della mia materia grigia, affermando “cinque minuti e torno”, e non l’ho visto svegliarsi più.

Gorilla gonfiabile che osserva gli australiani diventare stupidi uno a uno
Il gigantesco richiamo dell’involuzione

Una cosa simile accade persino sul blog. Scrivere avendo in mente non solo l’esprimersi, ma anche il farsi trovare dai motori di ricerca è una faccenda tutta tecnica che se la conoscete, bene; se non la conoscete è meglio che continuiate fiduciosamente ad ignorarla. Una cosa è certa: anche per seguire queste necessità il pensiero si incaglia, si incatena, insomma si abbrutisce.

Come si comporta lo stupido

E quindi niente, sono più stupida di prima. Ad esempio, ogni tanto la mia dolce metà mi dice una cosa, o mi fa una domanda, e io gli rispondo con un sorriso ebete e l’aria da cane. Sapete la faccia del cane, quando vi ama e vi guarda felice a priori ma non ha idea di cosa stia succedendo, pur percependo eccitazione tutt’intorno? Quell’espressione lì, con cui spero almeno di ingraziarmi benevolenza. Non riesco a processare integralmente la frasi che mi vengono rivolte. Chiedo spiegazioni aggiuntive. Faccio domande cretine. Credo a cose implausibili. A volte rinuncio in partenza a capirne altre. Rido per scemenze inaudite che un tempo mi lasciavano perplessa. Poi mi capita di ritrovare a sorpresa alcune mie vecchie prove di brillantezza, tipo la tesi di laurea, e un’afflizione profonda mi assale.

Sentirsi diventare stupidi, un destino comune?

Non oso nemmeno rivolgervi apertamente la domanda se anche a voi sia mai vagamente accaduto qualcosa di simile, perché potreste rispondermi di no e farmi sentire ancora più inadeguata. In barba al Guardian che ha appena dettagliato in un articolo come il destino dei neuroni, se si vive rinchiusi, con limitate possibilità di spostarsi e di interagire, sia più o meno questo per chiunque. Ma si sa, io ai giornali autorevoli non credo perché ormai sono stupida. E mi struggo.


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Lucy the Wombat

Human. Italian. Survived a mass shooting in Paris, moved Down Under for a life reboot. Blogging about Australia, Europe, Italy, beautiful creatures, post-trauma, and this strange world. (Avatar created with: "Le Bouletmaton" by Zanorg).

103 pensieri riguardo “Aiuto! Della disgrazia di diventare stupidi

  • Mi dispiace contraddirti ma credo che la tua diagnosi sia completamente sbagliata! Lo stupido infatti non si pone affatto simili domande. Uno stupido doc è convinto di essere un genio e per altro incompreso. Ed esempi li vediamo tra negazionisti, complottisti, terrapisttisti, no Moon, no vax, mamme pancione e tutto il campionario che abbonda sui social e sulle TV. No, decisamente tu non sei stupida e confondi quelli che sono soltanto degli attacchi salutari e necessari di scemità con qualcosa che invece in taluni soggetti è qualcosa di irreversibile!

    Rispondi
    • In ritardissimo ti ringrazio, anche se nel frattempo la situazione è sempre la stessa! Però dai, se ci vogliamo paragonare a terrapiattisti e pancine vinciamo troppo facile! 🙂

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      • Si, vinci facile ma non è colpa tua se la stupidità è così inflazionata!🤷

        Rispondi
          • 😌 e già. Ma a parte ciò che mi racconti? Ora dove vi siete fermati? Lavorate entrambi o il covid vi ha limitato?

            Rispondi
            • Da quel punto di vista tutto bene, grazie! Per la verità io al momento sto lavorando un sacco: non ho null’altro da fare perché non mi va di integrarmi, visto che questa città è temporanea, così ne approfitto 😀 Tu? Vado a vedere da te, va’ 🙂

            • Si ma in quale città ti trovi? 😄 O almeno la nazione! Il continente dovrebbe essere quello europeo!

            • Ahah è vero! Sono a Treviri, Germania! Vicino al Lussemburgo 🙂

            • Oh, bene, città che assolutamente non conosco ma di cui suppongo sentiremo presto parlare!🤷

            • 👍😈

  • Allora, da dove comincio. Io avevo una naturale propensione alle materie scientifiche. Capivo al volo, non avevo bisogno di studiare. Ho ricordato matematica e chimica per anni. Poi mi sono sforzata a comprendere la statistica che ha una matematica sua, anche se necessita di alcune conoscenze di analisi matematica e ne sono venuta a capo. Ero naturalmente portata per la programmazione informatica e l’analisi concettuale dei dati. Insomma, ora faccio fatica con le percentuali!

    Rispondi
  • Ma non eri tornata in Italia? Che ci fai in Germania? Oppure non ho capito perché anche i miei neuroni non è che siano messi troppo bene… Ok, non era questo il punto. La domanda era se dopo un anno di pandemia ci sentiamo più stupidi? Hai voglia! E più insofferenti irritabili intolleranti! Se ci morde un serpente muore lui.

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    • Ogni tanto effettivamente mi sono sentita rischiosa per i serpenti 🙂 Confermi, dunque!
      (L’Italia serviva solo a fare il cambio base, ora è il momento della Germania almeno per qualche altro mese :D)

      Rispondi
      • Bello! Così ora farai la rubrica Strange Germany? Ma senza vombati come si fa?

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        • Lucy è qui con me! Però si rifiuta di parlare tedesco. E sì, ora mi rimetto un po’ in pari e poi racconto anche di queste parti perché è una zona davvero carina! Piena di colline di Riesling, oltretutto 🙂

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  • Come sempre, il tuo articolo mi è piaciuto moltissimo è ti ha smentita in pieno. Sei tutt’altro che stupida. Io sospetto piuttosto che la stupidità che lamenti sia una sorta di mimetismo che ti è necessario per sopravvivere, tu, intelligente, in um mondo che, in media non può vantare il tuo stesso Q.I. io ho avuto un’intensissima e assai prolungata esperienza di cretinismo mimetico, in parte dovuto all’aver perso tutti i miei ruoli, propri di una vita socialmente e lavorativamente attiva e soddisfacente, in parte al mio eccessivo entusiasmo nel calarmi nel ruolo nuovo di sposa e madre, soprattutto madre. In una città assai diversa da quella che avevo lasciato, torpida, incentrata sull’estate al mare e sulle domeniche in famiglia, mi ritrovai, per non dover stare sempre zitta, a parlare di bucati, pannolini e pulizie di casa e, messi via libri e persino giornali, a fare torte e costumi di carnevale e sorrisi vuoti calata in una vita che fingevo mi fosse appagante. Piangevo spesso, in cucina, la domenica, mentre, da sola, preparavo un buon pranzo, amatissima marionetta. Poi c’è stato il giorno della presa di coscienza, molto cose perdute non le riavrò mai più, ma, perlomeno, sono uscita dal cretinismo mimetico (Il periodo di rialfabetizzazione è stato lungo e faticoso) e ora spetto fiduciosa la demenza senile, quella vera!

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    • X Silvia.
      Complimenti, sei andata al nocciolo del problema: il cretinismo mimetico.
      L’insidia proprio perchè non se ne è nemmeno consci, sta nel fatto che ci si adegua istintivamente a generi di vita o a persone così che giorno dopo giorno ci si appiattisce, si evapora. Non c’è il motto: l’erba cattiva scaccia quella buona? Non succede viceversa!!!
      Mantenere una coscienza critica, curiosità e aggiornamento costa peraltro anche fatica, che diventa però piacere se c’è uno stimolo, a nuovi traguardi. Me se l’ambiente gli stimoli non li dà? Se non addirittura… li ostacola e vieta? È un attimo essere anzi contenti di adagiarsi.
      x Lucy: vedi che sarai magari più stupida di prima… ma non lo sei?

      Rispondi
      • Il mio ritardo nel rispondere ai commenti parla da sé e testimonia quanto scrivevo: manca l’energia per fare le cose, ci si pensa (anche molto) ma per qualche motivo non si riesce a mettersi lì e a convogliare la testa nel dire “Ora faccio questo”. Chissà con la demenza senile, di cui scriveva Silvia! 🙂

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        • Mi sa che non capiti solo a te, ma sia tarlo abbastanza diffuso. A cominciare dallo scrivente. 🙂

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          • Meno male, va’! A volte la vita ci si mette di mezzo e non riesci a trovare quel piccolo compartimento mentale in cui piazzare anche queste piccole cose, che pure sono importanti. 🙂

            Rispondi
    • Silvia, perdona il ritardo, che commento ricco hai scritto. Sono molto contenta per te per questa presa di coscienza. Per me ora penso sia soprattutto questione di mancanza di stimoli per i divieti imposti dalla pandemia. Che speriamo spariscano presto. Un bacione!

      Rispondi
  • Dipende anche molto da cosa intendi per “stupido”. Ad esempio, il fatto di cavartela in Paesi stranieri in cui vivi e lavori e parli lingue diverse è comunque indice di intelligenza, su questo fronte potresti in realtà essere meglio che in passato. Forse non afferri più i concetti matematici come un tempo (azzardo, faccio esempi a caso), oppure i tuoi interessi stanno diventando più plebei e meno colti? Fai più fatica a gestire le informazioni o a pianificare qualcosa? Leggi di meno, le tue conversazioni sono più frivole e poco profonde? L’intelligenza e la stupidità possono avere varie sfumature. A differenza degli altri commenti all’articolo, non ti dirò che “non è vero che stai diventando stupida”, perché credo che tu sia la più indicata a dirlo. Tuttavia, ti invito a riflettere sul fatto che se da un lato ti senti peggiorata, da altri potresti essere migliorata. Uno può sapere a menadito la fisica quantistica e non saper prenotare un biglietto del treno, oppure può giostrarsi benissimo nella vita guadagnando milioni senza saper scrivere in maniera decente. In ogni caso, non arrenderti! Già avere il dubbio è il primo passo per correggere la rotta, per il resto bisogna voler impegnarsi, no?

    Rispondi
    • Grazie (e perdona il ritardone!) 🖤 Hai colto perfettamente nel segno scrivendo di interessi diventati meno colti e più plebei, per così dire. Ho notato questa cosa già da qualche anno e non me ne sono ancora abituata. 🙄

      Rispondi
  • Potrei risponderti come Forrest Gump … ma in realtà ti posso dire che io sto veramente rincretinendo. Ogni tanto dico a mia moglie che quando sarò totalmente stupido sarà meglio per lei buttarmi giù da un precipizio.
    Una cosa è certa, quello che hai scritto rivela una profonda intelligenza, rassegnati.

    Rispondi
    • L’ideale allora potrebbe essere accordarti con tua moglie per diventare stupidi insieme, senza quindi accorgervene! 😀
      Grazie del commento! 🙂

      Rispondi
  • Sarai vittima di quella patologia che conosciamo bene in accademia e che prende il nome di sindrome dell’impostore?
    In ogni caso i tuoi post sono sempre brillanti!

    Rispondi
    • Grazie!! ❤ Lo ammetto: hai colto nel segno. Tanto che ultimamente sto cercando di liberarmene. Non voglio arrivare a quarant’anni con la maledetta sindrome, che è discretamente invalidante. 🙂

      Rispondi
  • Lucy cara, se tutte le persone stupide fossero come te, il mondo sarebbe migliore ! Rassegnati, non hai niente di stupido, sei ” semplicemente ” una persona eccezionale impossibile da non amare!!! ❤

    Rispondi
    • Ti mando un bel po’ di cuori e ti chiedo scusa per aver risposto così tardi (a proposito di istupidirsi c’è anche questo aspetto!!) ❤❤

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  • Beh, ammettiamolo: anche io sono più stupido di un tempo. A tutti i fattori che hai segnalato aggiungo… gli starnuti. Essendo allergico, (ormai) per metà anno, almeno a Roma (qui, dove sto adesso, in provincia di bresha non mi succede), non faccio che starnutire… E a ogni starnuto, non so se lo sai, se ne vanno cellule grigie che non torneranno mai più!

    PS: anche io faccio le espressioni da cane, e non perché sono diventato più buono ma perché mi sono istupidito!

    Rispondi
      • In questo momento fa molto caldo (e più fa caldo meno starnuto)… La cosa sconvolgente è che casa sua tende ad avere temperature costanti e trattenere molto il calore (che ammetto possa tornar molto utile d’inverno). In questo momento (ore 8:51) dentro casa abbiamo 27.8 gradi! Pensa dopo, quando verrà il gran caldo! :-O Boh! Staremo a vedere! Immagino che invece tu sotto questo punta di vista te la passi meglio… 😉

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        • Beh, poi la Pianura Padana è celebre per questo! Preparati a un’estate di fuoco! 🙂 Qui direi bene perché al momento sto in un ultimo piano-sottotetto che inizia a farsi afoso, ma tra poco mi sposto di pochi isolati per un appartamento con balcone e – udite udite – giardino! *_*

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          • Wonderful! Stare in alto conviene d’inverno (si sta molto più caldi) ma d’estate è un inferno! :-O Pure noi siamo al primo piano (e sopra non c’è niente), con una casa che ha finestre sui quattro punti cardinali!

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            • Il bello della casa grande è che a seconda delle esigenze ci si può spostare in un altro ambiente. Ma non credere che siamo ricchi. Si tratta di una casa popolare… 😉

            • Ah, ecco! 😀
              Tu, piuttosto, che piani hai per il giardino?

            • Non l’ho ancora visto: detto sì alla nuova futura casa proprio come già fatto per quella attuale 😂 Comunque le piante possono iniziare a tremare perché ho il pollice, per così dire, nero 😅

            • Anche Celia ce lo ha nero! Con lei sopravvivono solo le piante grasse (se non dà loro troppa acqua!). Dal canto mio, l’ho convinta a prendere una piantina di basilico (che torna molto utile se uno ama la pizza e non solo) e finora sono riuscito a farla sopravvivere nonostante questo caldo… Vedremo se riesco a farle superare l’estate. Se ce la faccio, sono un grande! 😉

              PS: il giardino torna utile anche se si ha qualche piccolo animale domestico… 😉

            • I knooow! 😀 Ma tanto presto torno in Italia, a quel punto più nulla mi impedirà di avere il mio animale :)) In bocca al lupo con il basilico! Lo amo e ci ho provato un sacco di volte a Melbourne con la piantina, ma moriva sempre. Secondo me la piantina al supermercato era già morta dentro 😀

            • Devo esser sincero, pure a Roma, tutte le piantine che avevo preso di basilico sono sempre morte prima o poi… Ma ora credo di aver capito il trucco… Vedremo 😉

  • Ma quella australiana sarà stupidità o semplice semplicità? Sull’ingresso principale dell’Europa è scritto “Mai fare le cose facilmente quando si possono benissimo complicare”.

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    • Eheh, quello è molto vero. Diciamo che in Australia stupidità e semplicità si mordono la coda e girano in tondo all’infinito. Se solo vedessi gli opuscoli che ti spiegano come si va in bicicletta sulle strade! Pagine e pagine! Guai a rischiare che qualcosa non sia chiaro! 😀

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  • Oh, sì. Mi è accaduto eccome, e non una sola volta / per un solo periodo.
    Ci sono stati momenti in cui il sostantivo che mi scorreva in mente quando questa si riprendeva un tantino era “catatonica”.

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    • Alessandra

      A me non sembri per niente stupida, anzi, quando leggo alcuni tuoi post sono io che faccio fatica a starti dietro!! Comunque sinceramente non è che star sempre chiusi in casa abbia aiutato i nostri cervelli, anzi! 😱🥴🤣

      Rispondi
      • Uè, ciao! ^_______________________^
        Come la va in Tudeschia?
        Tra un attimo vado a vedere se hai postato 😉

        Rispondi
        • No no, sto giusto cercando di riprendere in mano il blog, che lo sto trascurando tantissimo insieme a tutto il suo universo, e non va bene! 🙂 Cruccoland da parte sua è molto tranquilla e serena, ci voleva! Baci! 🙂

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  • È vivere! Siamo consapevoli di essere e di essere un mistero che la scienza per quanto si dà da fare a dipanare ha sempre un labirinto intricato da percorrere e incroci a ventaglio numeroso di imbocchi: i semplici vi camminano ignari tranquilli; gli eletti, invece, sgomenti, in tanta grandezza.

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  • La stupidità e un’altra cosa, fidati. La conosco di persona.E’ possibile però perdere qualche colpo in qualche campo, ed avere altre compensazioni… Non sapevo questa cosa degli starnuti… Ciao!

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  • Lisa Trevaligie Travelblog

    Perchè la definisci stupidità, questa splendida gioia di vivere al contrario? Io ne faccio un vanto sinceramente, e mi spiace solo per chi non riesce ad adeguarsi ai miei sguardi assenti. Anzi, no, non mi dispiace proprio per nessuno.

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  • Già da subito come ho letto il nome del sito, lucy the wombat, mi sono detta che Grande !davvero complimenti è un piacere leggerti e penso che scurioserò in giro nel tuo blog
    ( adoro diventare stupida in Australia e mi manca non poterci andare )

    Rispondi
    • Ciao! Grazie mille e scusa il ritardo! A me manca un po’ ora che ne sono lontana, ma non tornerei indietro 😀

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  • Tu stupida? Macchè scherzi! Tu sei una dei personaggi più brillanti della blogosfera!

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  • Non sapevo che l’Australia fossi così “semplice” da ogni punto di vista, ma sarà anche la mentalità anglosassone e l’isolamento che l’hanno resa così, più pratica ma anche meno immediata forse e quindi “stupida”. In Italia invece è tutto il contrario, ti senti stupido perchè cerchi di capire le insulse meccaniche che stanno al di sotto di ogni cosa e se non le capisci fai sempre la figura dello stupido perchè “sono così chiare”.
    Tu stupida però no, non ti permetto :*

    Rispondi
    • x Eliana.
      Centratissimo il giudizio sull’Italia, quant’è vero!, adesso poi con la scusa del Covid… “le insulse meccaniche” grazie all’informatica stanno trovando fertile terreno!

      Rispondi
    • ❤ Di certo è un paese pratico, hanno avuto e hanno tuttora altro a cui pensare piuttosto che speculare. Però aiuto 😅🤣

      Rispondi
  • foodeviaggi

    La semplicità sta diventando anche per noi la vera essenza della vita! In Italia è sempre tutto complicato, incasinato e confuso e spesso anche sbagliato. Non ti nascondo che ci piacerebbe provare un senso di profonda semplicità mista alla consapevolezza dell’essere cretine.. 🙂

    Rispondi
    • Se vuoi provarlo per un tocco di esotismo allora ci sta. Ma dopo un po’ non più 😁

      Rispondi
  • Credo che il tuo sia un malessere comune. Siamo tutti più stupidi, rincretiniti dagli eventi e dagli stili di vita. Giriamo come satelliti attorno a mode e social network e le distanze con gli altri peggiorano la situazione. Il distanziamento ci uccide: non c’è più confronto, non ci sono più discussioni e non abbiamo più termini di paragone con il livello della stupidità altrui. Ma poi, ci sono anche i risvolti positivi nella stupidità: tutto scorre e ti passa come una purga, senza lasciare traumi o ferite. A volte mi piacerebbe.

    Rispondi
    • Sicuramente la mancanza di dialogo e confronto è deleteria. Non vedo l’ora che passi e spero non torni mai più a questi livelli, per nessuno.

      Rispondi
  • I tuoi post originali come sempre, altro che stupida! Sicuramente la vita che stiamo conducendo in questo periodo ci porta sempre di più a uniformarci e ad allontanarci dagli altri, le tue domande però denotano invece un’acutezza fuori dal comune

    Rispondi
  • Hahahahah, questo mi ha fatto veramente spanzare. E lo so che hai detto che se ti si contraddice al riguardo ti senti ancor più stupida, ma fidati, per me non è vero per niente, e credo che questo blog lo dimostri ampiamente 🙂 se proprio, penserei che tu ti senta sotto-stimolata e al momento incastrata in situazioni che non ti permettono di far fare ginnastica al cervello, o di esprimere o approfondire i tuoi interessi nel modo giusto. Ma è una cosa molto diversa. E per quella faccenda di ridere di cose sceme, sono sempre più convinta che possa essere una cosa positiva ridere delle scemenze inaudite. Tanto per cominciare perché ridere fa bene, e se sono cose sceme che non fanno male a nessuno si può ridere anche delle torte in faccia secondo me. Secondo, l’umorismo demenziale può essere anche molto sottile 😀 c’è una serie norvegese che ti consiglio se mai tu decida di imparare il norvegese, si chiama Julekalenderen (il calendario dell’avvento) e i personaggi parlano metà inglese metà norvegese, mischiando le due lingue e facendo umorismo su quello e su un migliaio di altre cose cretine. E niente, forse ad oggi è una delle migliori opere comiche che io abbia mai visto.

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    • Se questa serie fosse su Netflix con sottotitoli ci farei senz’altro un pensiero!
      E grazie ^_^ Ormai rido anche del video del bambino napoletano che balla le varie canzoni. Per dire. Non sono più io. 🤣

      Rispondi
    • Sembri tutto tranne che stupida. Immagino che questa sia una cosa che riesce abbiano detto in molti ma è così. Le tue riflessioni, ammettere i tuoi difetti e le tue preoccupazioni, questi sono tutti problemi che una persona intelligente si pone. Quindi no, non sei per niente stupida.

      Rispondi
  • Ammetto di essere sempre stata un’intelligente asintomatica, nemmeno quelli di cui a scuola si dice “è intelligente ma non si applica”, no, no, bisogna proprio sondare a fondo per risvegliare le mie facoltà intellettive. Ciò detto, la pandemia non ha aiutato, il bombardamento di informazioni contraddittorie nemmeno, le consegne di svariati governi, spesso nebulose e confusionarie, manco a parlarne. Secondo me non stiamo diventando tutti scemi nel villaggio globale, abbiamo solo bisogno di una parvenza di ritorno alla “normalità”, o qualcosa che gli assomigli un pochino. E di riposo, un sacco di riposo, che aiuta sempre.
    In compenso i vari lockdown hanno azzerato le mie capacità sociali, dovrei girare con le risposte giuste scritte sui polsini (stile compito di matematica alle medie). E quando nessuno mi guarda, ripassare il bignami “Socialità per negati”. Spero non accada anche a te.

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    • Ieri mi sono trovata a dover mandare un messaggio vocale in una chat di gruppo tra persone sconosciute con cui sto organizzando una cosa. Ho blaterato e alla fine ho dovuto cancellarlo, perché alla fine della registrazione non avevo detto nulla di senso compiuto. E non sono nemmeno stata capace di eliminarlo per tutti gli utenti. A questo punto sto. 🤦‍♂️

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  • Mi permetto di usare il termine perché lo hai usato tu, ma non lo intendo in modo dispregiativo, perché se la tua “stupidità” ti ha portato a scrivere così bene, per favore approfondiscila!
    Spero non ti offenderai, ma sono davvero incantata dal tuo blog 😊

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  • Non per contraddirti ma tutto mi sembri fuorché stupida e inoltre mi sono molto divertita a leggere il tuo articolo 🙂

    Rispondi
      • Come sempre leggo i tuoi post con ironia. Non credo minimamente che tu sia mai stata o sia diventata stupida anzi, ma è vero che in Australia la vita è facile e per questo a volte ci si concentra su problemi piccoli, facendoli diventare enormi!

        Rispondi
  • Ma dai, stupidina! Comunque conosco la sensazione, per quanto mi riguarda aggravata dall’età che avanza inesorabile. Un abbraccio.

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  • Quante volte mi sono sentita stupida, più che altro per aver dato più del dovuto, creduto in qualcuno o qualcosa più di quanto sarebbe stato necessario fare. Poi però ho riflettuto che questa sono io, stupida o no. Qualche volta anche quella sensazione strana di vuoto mentale, che cerco di attribuire al covid. Chissà…

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  • Ho letto con piacere questa tua presa di coscienza di cui non mi è minimante parso alcunché . D’altra parte leggendoti sto imparando a conoscerti e credo tua sia dotata di una “bella” intelligenza

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  • Cara Lucy,
    ti ho scoperta da circa 5 minuti, hai vinto facile perche’ i wombat sono la chiave per il mio cuore e – onesta – anche una delle poche cose veramente significative che DownUnder abbia da offrire. Sono qui da circa un anno e mezzo e, anche senza finire la lettura (che comunque finiro’ ma ho le lasagne che si stanno bruciando in forno) devo dirti che mi sento molto sollevata al sapere che non sono l’unica a provare questo disagio! 😀

    Grazie,
    Ale

    Rispondi
    • Ciao Ale! Sono felicissima che tu abbia trovato questo blog! Se possiamo condividere un disagio, così difficile da far capire del tutto a chi non ha abitato down under, ben venga! 🤗 In che città ti trovi? Ciao! 🙂

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  • Se devo essere sincera in qualche cosa mi ci sono ritrovata anche io. Capita anche a me di sentirmi così, capita anche a me di guardare il mio ragazzo con la “faccia da cane” e capita anche a me di fare domande stupide. Ma poi, quando prendo le cose con calma e ci ragiono su, ecco che me ne esco con qualcosa di intelligente. Credo siano solo attimi che possono accadere e che il cervello vada stimolato in qualche modo….non so, con una lettura, un quiz o un videogame 😊

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    • Tornando dall’Italia ho comprato come sempre la Settimana Enigmistica, speriamo vada bene 🤣

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  • Proprio ultimamente ho ripreso in mano la mia tesi di laurea e questo mi ha fatto sentire stupida per come la intendi tu. Leggevo le frasi e mi dicevo: ma davvero l’ho scritta io? Ma come ho fatto a elaborare questo pensiero? Ecco, anche io ho i tuoi timori, soprattutto quando mi rendo conto che il mio più grande amore – la lettura – si è un po’ affievolito a causa del “lavoro” sui social e alla SEO del blog (concetti con cui tuttora lotto senza speranza). Mi incuriosisce sapere quale sia il tuo, di lavoro…

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    • Tornare a tu per tu con la propria tesi di laurea fa male, in effetti! Per questo a me piacerebbe farne un’altra, prima o poi 😅 Anch’io lotto con la SEO per il mio lavoro attuale, è una lotta contro i mostri 😅

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  • Se devo dire la verità, tu non mi sembri affatto stupida, solo un pochino ansiosa e fin troppo introspettiva. Magari è facile dirlo dall’esterno, ma dovresti prendere le cose più alla leggera e smettere di preoccuparti!

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    • Ansiosa per la verità non lo sono affatto, semmai tendo alla depressione 🤷‍♀️ Ma “troppo” introspettiva rispetto a cosa? C’è una soglia standard? Per me l’introspezione è una virtù, ora che ci rifletto.
      Infine un appunto: consigliare dicendo “dovresti”… non funziona, non è la cosa da dire a qualcuno. Soprattutto una frase come “non dovresti preoccuparti” non ha proprio senso perché una persona ansiosa (le conosco bene) non se ne fa nulla, anzi si sente solo più frustrata a dirti la verità perché percepisce che il suo discorso come invalidato. E sì, mi preoccupo del mio decadimento cognitivo, il giorno in cui smetterò di farlo sarò una vecchia rimbambita e spero che quel giorno arrivi il più tardi possibile :D, Ti ringrazio comunque del commento, sono sicura che volevi darmi un messaggio positivo 😀

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