STRANGE AUSTRALIA

Il pappagallo bianco che rivelò l’Australia… 500 anni in anticipo!

“Non è come sembra!” – dissero un marito fedifrago e l’Australia, entrambi per colpa di un pappagallo bianco!

Meriti dei pappagalli

cacatua ombrello

Che i pappagalli siano capaci di grandi imprese è cosa nota. Ci sono quelli che grazie alle loro imitazioni di versi equivoci hanno rivelato un tradimento amoroso ai danni di un’ignara coniuge; quelli a loro agio nel ruolo di cantanti di band metal; e così via, con svariati prodigi compiuti e molti altri ancora da realizzare. (Nel primo caso, la moglie tradita ha condotto il pennuto fin dalla polizia perché fosse usato come prova di adulterio, ma il teste piumato non è stato accolto in giudizio. C’est la vie!).

Però il pappagallo bianco di cui voglio raccontare oggi si posiziona a un tutt’altro e ben più nobile livello: ha contribuito a riscrivere la storia dell’Australia.

(Oltre a far scoprire alla sottoscritta nei panni di quale personaggio storico sarei potuta vivere, a lungo e felicemente).

pappagallo cacatua bianco con crestina all'indietro nel prato
(Pixabay)

Andiamo con ordine, e indietro nel tempo. I protagonisti della storia sono due esemplari di pappagallo bianco australiano, della mitica razza (se leggete questo blog potreste già sapere perché mitica) del cacatua ciuffo giallo o dalla cresta gialla (sulphur-crested cockatoo), della cui natura e comportamento ho parlato nel dettaglio qui. Perché sono così speciali?

Il cacatua del Mantegna

Mantegna Madonna della Vittoria con pappagallo cacatua
Lo vedete poco più in alto a sinistra del rosone centrale (Foto dal web)

Siamo nel 2004 quando una studiosa australiana dell’Università di Melbourne, Heather Dalton, sta esaminando un celebre dipinto religioso del Mantegna (Madonna della Vittoria, esposto al Louvre).

Heather si accorge che alle spalle della Madonna con bambino se ne sta appollaiato, tranquillo e giudizioso, un bel pappagallo bianco, animale che nel Rinascimento era quasi venerato in virtù della sua grande abilità oratoria. Fin qui ci erano arrivati tutti, ma Heather capisce subito di non essere davanti a un pappagallo qualunque (hello cocky!, dev’essersi detta, come da tipico saluto Aussie). Per sicurezza fa ricerche per dieci anni, volendo fugare ogni dubbio: l’animale è un esotico cacatua ciuffo giallo, che vive solo in Australia e nella vicina Papua Nuova Guinea, mai rappresentato nell’arte europea prima di allora. Peccato che il dipinto sia del 1496, mentre l’Australia è stata ufficialmente scoperta solo intorno al 1770! Come ci è arrivato il precoce cacatua fino a farsi conoscere dal Mantegna con tanto anticipo?

Un mistero che costringe gli studiosi di tutto il mondo a rivedere la loro conoscenza delle rotte commerciali internazionali percorse nel Quattrocento.

E se guardiamo bene il quadro, il nostro cacatua ha proprio l’aria di conoscere già tutto questo, insieme a tante altre avventure che non avrà mai modo di raccontarci.

Il cacatua di Federico II

Il secondo e ancor più prodigioso cacatua incrocia anche lui il destino, ormai marcato dai volatili parlanti, della nostra caparbia Heather Dalton.

Heather, grazie alla scoperta di un team finlandese, viene a contatto con le prove visive del fatto, in sé già noto, che nel XIII secolo l’Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia Federico II, grande estimatore di bestie rare ed esotiche e in particolare di uccelli (come dargli torto?), possedesse tra gli altri un misterioso pappagallo bianco non meglio identificato.

Federico II sul trono con falconi
A sinistra, io in un’altra vita, mentre ricevo nuovi pennuti recati in dono (Foto dal web)

Nessuno infatti fino ad allora si era mai accorto che, nel famoso trattato di ornitologia e falconeria scritto probabilmente proprio dal sovrano in persona, il De Arte Venandi cum Avibus (“L’arte di cacciare con gli uccelli”), questo misterioso pappagallo si trova persino raffigurato, in ben quattro dei 900 disegni che adornano il libro.

De Arte Venandi cum Avibus - pagine manoscritto con uccelli
© Biblioteca Apostolica Vaticana. Manoscritto consultabile qui
pappagallo cacatua bianco su manoscritto medievale
© Biblioteca Apostolica Vaticana

Di nuovo, Heather fa i suoi accertamenti, per concludere che quella figura rappresenta proprio un cacatua, dono di un sultano egiziano all’Imperatore in segno di rispetto e amicizia.

Risultati della ricerca

Cosa è stato osservato?

  • Così come nel dipinto rinascimentale, anche in questo manoscritto il cacatua è disegnato con la crestina ripiegata all’indietro, posizione che esprime tranquillità e naturalezza dell’animale (che invece quando per qualsiasi motivo non si sente al sicuro la dispiega in avanti, come in questa foto).
due pappagalli cacatua gialli con crestina alzata
(Pixabay)
  • Il pappagallo doveva quindi essersi abituato alla vita a corte, dopo un lunghissimo viaggio via terra e via mare a contatto con gli esseri umani. Insospettabilmente, i cacatua vivono anche più di cent’anni, perciò la lunga spedizione non deve averlo intimorito.
  • Il cacatua era arrivato in Sicilia dall’Egitto, e in Egitto dal nord dell’Australia, probabilmente passando per la Cina. Non solo quindi già nel Rinascimento le rotte commerciali di collegamento con il continente rosso erano floride (tanto da includere l’importazione di animali esotici tra le proprie pratiche), ma addirittura nel Medioevo!

Dal pappagallo bianco, due degne conclusioni

Federico II con corona scettro e falcone
Io nella mia prossima vita (Foto dal web)

Cosa ce ne viene, di tutto questo, a noi comuni mortali?

  1. Che non importa quanto si sia sicuri di qualcosa, un cacatua potrà sempre mescolare le carte in tavola e smentirci.
  2. Che la Ricerca è bellissima, e può letteralmente cambiare il mondo.

Cosa ha dichiarato scherzosamente Heather alla stampa? (Questa è la fonte, non me lo sono inventato!) … Che ora si è messa a cercare eventuali vombati precoci nell’arte!


Se ve lo foste persi, ho raccontato tutti i segreti dell’iconico cacatua ciuffo giallo qui (compreso come può amarvi incondizionatamente o fare il pazzo meglio di qualunque altra bestia).

Ma le bellezze e curiosità dei cacatua non finiscono qui. Alla prossima! 🙂


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Grazie e buona lettura! 🙂


il primo pappagallo cacatua rappresentato nell'arte europea
© Biblioteca Apostolica Vaticana

Lucy the Wombat

Human. Italian. Survived a mass shooting in Paris, moved Down Under for a life reboot. Blogging about Australia, Europe, Italy, beautiful creatures, post-trauma, and this strange world. (Avatar created with: "Le Bouletmaton" by Zanorg).

97 pensieri riguardo “Il pappagallo bianco che rivelò l’Australia… 500 anni in anticipo!

    • Lucy the Wombat

      Urca! ❤️

      Rispondi
    • È più di un post, è . scoop: il tuo contributo al mio quoziente di conoscenza e sapere è decisivo

      Rispondi
      • Lucy the Wombat

        Il mio commento qui sopra andava qui sotto, per la precisione 🤔😅

        Rispondi
  • Non c’è dubbio alcuno che diversi cacatua migranti siano arrivati clandestinamente all’epoca spacciandosi per profughi, col pretesto dell’accoglienza umanitaria.
    È ora di finirla! Prima i colombi italiani!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Giusto! Finita la pacchia! 😂🤦

      Rispondi
  • Aussie Mazz

    Sono sempre un po’ scettico di fronte a scoperte che dovrebbero sconvolgere completamente le conoscenze che abbiamo della Storia, ma ammetto che questa vicenda è interessante.

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Quoto 😊

      Rispondi
  • Chissà se ballavano anche i Cacatua di quell’epoca e a quale ritmo!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Sono pronta a dire di sì, e che amassero stare al centro dell’attenzione come oggi! 😁😍

      Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Non potrei essere più d’accordo. 🙂

      Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Poi qui i finlandesi hanno avuto un ruolo determinante! 😎😃

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  • Questa storia, interessante tra l’altro non mi stupisce più di tanto e si inserisce tra quelle ugualmente interessati come raffigurazioni di epoca romana con frutti esotici provenienti da un Sudamerica che ancora doveva essere scoperto! E pure tra vichinghi e cinesi ve ne sono di altre storie analoghe. Diciamo che la gente ha viaggiato e commerciato da sempre solo che ad un certo punto qualcuno ha deciso che non si poteva e doveva sapere che sennò perdevano il potere!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Sono interessanti queste storie! Avevo letto dei frutti esotici nelle raffigurazioni romane, ma di cinesi e vichinghi e compagnia bella non so nulla! E chissà quante cose di questo tipo devono ancora essere scoperte 🙂

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      • E magari non si scopriranno mai o non se ne potranno avere prove certe documentate visto che tanti testi sono andati perduti e distrutti. Del resto l’ha terra doveva essere piatta e certe cose erano troppo pericolose anche solo pensarle!Ma di navigatori audaci ce ne son stati tanti, gli stessi greci con tutta la mitologia di Ulisse, i Fenici e anche se non ne so nulla viste le conoscenze scientifiche che avevano, non escluderei nemmeno gli arabi! Poi certo, magari non c’erano rotte precise e viaggi regolari ma, sta gente di sicuro sapeva che il mondo era un po’ più grande e complesso di quanto si pensasse!

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        • Lucy the Wombat

          Bless them. 🙂

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        • Mi piace di brutto il tuo blog Lucy!! Tra l’altro confermo che sclerano come pochi altri animali, in un parco qui a Sydney uno mi è saltato in testa per tentare di rubarmi gli occhiali da sole!!! 😂😂😂

          Rispondi
          • Il blog di Lucy è unico nel suo genere, lei ha la capacità di fondere Piero Angela e Licia Colò, guida Michelin e Google Maps, National Geographic e psicanalisi il tutto condito da una inarrivabile ironia malinconica.In pratica è un mito! Però, oltre che a lei hai risposto a me e per carità, non è un rimprovero però non capivo dove mi trovassi ed ho dovuto rileggere tutto, compreso un mio commento dove quel maledetto correttore di cellulare mi ha messo un “l’ha” a tradimento che solo ora ho visto! Ecco…sclerano i pappagalli e pure io…😈

            Rispondi
            • Lucy the Wombat

              Awww ma <3 you!! ^_^
              Comunque anch'io son venuta a rileggere, figurati gli altri! ;D

            • Wow e così divento tutto rosso!😈
              E comunque è vero e già altre volte l’ho detto!

            • Lucy the Wombat

              Ma poi sei già rosso, sei un demonio! 😀

            • Ahahah in effetti così dissimulo!😝

          • Lucy the Wombat

            Grazie Francesca! Sclerano ma io li amo pazzamente! 😀

            Rispondi
  • pinkcherrytai

    I manoscritti e le miniature sono tra le mie cose preferite al mondo! Non conoscevo quello di cui hai parlato tu, cosa per cui ti ringrazio infinitamente, le illustrazioni sono bellissime 💚 A parte questo, questa storia è fantastica!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Sono contenta che ti piaccia! ^_^ Il manoscritto è davvero stupendo, pare che fosse avanti anche per l’epoca! Sempre siano lodate le digitalizzazioni online degli ultimi anni… Incredibile potervi accedere così, con pochi clic! Anche se quando poi vai in un museo o in una biblioteca e li vedi dal vivo rimani proprio a bocca aperta ^_^

      Rispondi
      • pinkcherrytai

        Sempre siano lodate davvero 😁 L’altro giorno ho trovato la versione ad alta risoluzione di uno dei bestiari medievali più belli in assoluto e ho pensato la stessa cosa! Quando ho fatto la tesi ho avuto la fortuna di consultare alcuni manoscritti del Duecento e del Trecento ed è stato commovente 🙂

        Rispondi
        • Lucy the Wombat

          Non stento a crederti! I bestiari medievali sono fantastici! Io per un corso ho potuto vedere alcuni manoscritti alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, un’emozione. Mi dico anche che personalmente sarei stata una brava amanuense (travestita da maschio, va beh :D) perché sono miope, a quei tempi avrei potuto fare poco altro nella vita 😀

          Rispondi
          • pinkcherrytai

            😂 io non avrei mai potuto perché odio le sedie che ti fanno stare con la schiena dritta! Comunque siano lodati anche quelli che hanno pensato di applicare le leggi della fisica agli occhiali 👏🏻

            Rispondi
            • Lucy the Wombat

              I MIGLIORI 😁🏆🎖️

  • Caspita! sei un pozzo di scienza! Bell’articolo! 🙂

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Ahah ma va’ 🙂

      Rispondi
  • Super interessante questo post! Ha fatto proprio una bella scoperta questa studiosa australiana… tanto di cappello! É vero, la ricerca è strepitosa e porta al cambiamento!

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    • Lucy the Wombat

      Davvero… E pensare che c’è chi non lo capisce o non lo riconosce!

      Rispondi
  • MA che storia meravigliosa. hai proprio ragione, fare ricerca è strepitoso, pensa a come deve essersi sentita la ricercatrice australiana, Per secoli gli studiosi hanno letto e visto quello che vedeva lei, senza guardarlo davvero.

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Già! 🙂 Bella questa osservazione sul guardare davvero le cose. Abbiamo sempre bisogno di sguardi diversi 🙂

      Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Marilena <3

      Rispondi
  • stampingtheworld

    Questo è proprio il tipo di articoli che mi piace! Scoperte e suspance al punto giusto. Non avevo mai fatto caso ai pappagalli nei dipinti, c’è davvero sempre da imparare! 😊

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Davvero! Ti ringrazio del commento, anche a me è piaciuto molto leggere di questa storia e parlarne a mia volta 🙂

      Rispondi
  • Quindi secondo questa studiosa gli occidentali erano già stati in Australia nel ‘400? O forse i cinesi commerciavano con gli Aussie

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Non che gli occidentali ci fossero già stati (delle tracce sarebbero sicuramente state trovate), ma quelle rotte commerciali erano già percorse, se si riusciva a importare prodotti (perché è escluso che un cacatua possa migrare certe distanze :)). Una teoria che contrasta con quella, più sostenuta, dell’isolamento completo fino a molto più a lungo 🙂

      Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Grazie! 🙂 Ringraziamo tutti Helen Dalton e i finlandesi! 😀

      Rispondi
  • Mi hai aperto un mondo con i cacatua! Mi piace leggere articoli che approfondiscono e dai quali imparo, deve essere una soddisfazione anche per te. Io che ci lavoro assieme, non li avevo mai considerati così importanti,ma ora capisco anche il perchè qui sono tutti impazziti verso i cacatua neri col becco bianco! Prometto che da oggi non mi lamenterò più del chiasso che fanno sopra la mia testa al mattino 🙂

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Aww come ci lavori assieme? Ti prego parlamene! 🙂 Comunque sono felicissima se ora li vedi sotto una nuova luce! Pensa che sto leggendo un’antologia letteraria australiana per capire un po’ cosa scrivessero i primi abitanti europei, ed erano tutti colpiti dal cacatua, ci sono anche delle poesie a lui dedicate ahah! Love! ^_^

      Rispondi
  • Io adoro i cacatua e tutti i tipi di pappagallo! Li trovo incredibili creature di Dio, da studiare e ricchi di informazioni sul passato ma anche su abilità che l’uomo può ancora scoprire sugli animali ma non solo.

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Sono davvero incredibili creature ❤ Domani mi arriva un libro su di loro e sono felice ^_^

      Rispondi
  • Super interessante questa storia, che occhio la ricercatrice… per quanto riguarda invece le corna, mi immagino i versi del papagallo e mi vien troppo da ridere!!!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Ho visto un video di un pappagallo che faceva questi versi… Anch’io lì ho riso molto! 😁

      Rispondi
  • Silvia - Appunti in Valigia

    Bella questa storia del cacatua. Questo tipo di ricerche mi hanno sempre appassionata!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Anch’io le adoro 🙂

      Rispondi
  • Un racconto davvero interessante, scritto molto bene. Che bella la storia del cacatua… la scorsa estate in Australia ne ho visti tantissimi, che uccelli bellissimi!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Ciao Dani, mi era sfuggito il tuo commento! Grazie mille, sono contenta che ti piacciano 😊

      Rispondi
  • lo stesso Dante Alighieri cita la Croce del Sud nel suo sommo capolavoro: enigmi alieni… e wombat

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      A forza di scendere dentro la terra e uscire dall’altro lato si vedono cose strane 😊

      Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Paola, grazie mille! ^_^ Scusa, ti avevo persa nel filtro antispam!

      Rispondi
  • A parte che mi hai fatto fare un balzo nella mia amata Australia dove questi splendidi pappagalli erano in migliaia, ma poi è stato interessantissimo leggere tutta la storia. Io amo Federico II quindi, figurati, l’idea che siano stati anche nella mia terra d’origine è davvero buffa 🙂

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Sì, chissà quante ne hanno viste, e ben prima che noi venissimo al mondo! 🙂

      Rispondi
  • Camilla corradini

    Un articolo veramente interessante e soprattutto con spunti diversi dal solito, tra storia e cultura. Senza dimenticare il fascino unico che hanno animali spettacolari come i cacatua.

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Grazie Camilla, sono davvero contenta che queste creature siano apprezzate ^_^

      Rispondi
  • Che bello questo viaggio virtuale tra passato e presente attraverso i vari continenti. Immagino la reazione della studiosa australiana tipo “OMG è un cacatua!” 😀 Tra l’altro quella cresta bionda è davvero simpaticissima!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      La reazione avrei voluto vederla anch’io… priceless! 😀

      Rispondi
  • Ma pensa te, che notizia sei andata a scovare! Non di certo un scoop che lascia a bocca aperta, ma sono questi gli aneddoti che mi attirano (e infatti ho cliccato su questo articolo sui cacatua senza esitazione) e che mi strappano un sorriso! Hai fatto una bellissima ricerca!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Ti ringrazio! Magari l’avessi fatta io, ho solo riportato la notizia che avevo letto qua e là, ma è stato bello anche solo raccontarla 😊

      Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Quando inventeranno la macchina del tempo potremo scoprirlo! 😁

      Rispondi
  • Lucius Etruscus

    Sono estasiato dalla ricerca e divertito dal tuo modo di raccontarla, con i più splendide foto: mi sa che ho appena trovato un ottimo posto in cui venire a curiosare ^_^

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Ciao! Scusa, mi ero persa questo tuo commento, ti ringrazio molto! Benvenuto! ^_^

      Rispondi
  • Post molto interessante e diverso dal solito. Tutte domande che non mi ero mai posta ma man mano che lo leggevo mi aumentava la curiosità

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Grazie Claudia 😊

      Rispondi
  • Incredibile come un cacatua abbia veramente ribaltato tutte le carte in tavola. Quello che era certo poi non lo era più e dobbiamo tutto ad un pappagallo bianco con la cresta gialla! Sapevo che prima o poi avrei scoperto un nuovo animaletto simpatico grazie al tuo blog, ma che fosse anche legato all’Italia sinceramente non me lo aspettavo. 😉

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      E invece!! Potere del cacatua 😊😍💖

      Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Beati loro 😃

      Rispondi
  • Bellissima questa storia del cacatua, potrebbe essere vero che i naviganti conoscevano già l’Australia prima che venisse scoperta ufficialmente. Non mi stupirei per nulla, la curiosità degli uomini porta dovunque anche in Australia

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Yes! Grazie per averlo letto, amo diffondere il mio amore per i cacatua 😀

      Rispondi
  • Giovy Malfiori

    Lucy a volte mi chiedo se certi post li sogni di notte oppure se ti appaiano nella mente come una rivelazione. Che spettacolo che sei!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Ahah, era il mio sogno fare un post su un cacatua, sono animali troppo belli per non parlarne 😀

      Rispondi
  • foodeviaggi

    Mio zio avevo un pappagallo sul balcone. Era l’attrazione del palazzo. Quel pappagallo riferiva al proprietario e a lui soltanto, quello che ascoltava nel cortile. Era troppo divertente. A volte noi ragazzini raccontavamo storie assurde solo per farle ripetere al pappagallo.. e succedeva sempre!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Adesso vorrei sapere che tipo di pappagallo! 😄

      Rispondi
  • che racconto interessante – storia vera o leggenda?! senz’altro leggendoti scopro sempre cose nuove e mi fa davvero piacere ti seguo volentieri questi racconti sono quelli che amo di più

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Grazie Silvia, ne sono molto felice ^_^

      Rispondi
  • Lucy the Wombat

    Si sentono in dovere di farlo 😀

    Rispondi
  • Davvero carina questa storia! E’ incredibile come le scoperte “storiche” avvengano nei modi più improbabili come appunto attraverso il pappagallo cacatua!

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      È vero, tante delle cose che diamo per scontate sono il frutto di un errore iniziale 🙂

      Rispondi
  • Non ne sapevo assolutamente nulla! Chissà quante altre cose sono raffigurate!! *_* Se ci si ferma a pensare, sembra piuttosto naturale che l’uomo e soprattutto gli animali si siano spostati in lungo ed in largo senza dare un nome alle cose. Basta pensare ai vichinghi che navigavano ovunque ma non scrivevano nulla…

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Che fascino i vichinghi 😍

      Rispondi
  • Proprio stasera ho studiato con mia figlia che cos’è la storia e cosa fa lo storico che cerca e studia tracce visive etc (ti risparmio la lezione di terza elementare). Se avessi letto qualche ora il post fa avevo l’esempio perfetto che senza dubbio gli faceva ricordare tutto! Domani mattina prima di scuola glielo racconto! W il cacatua

    Rispondi
    • Lucy the Wombat

      Ti ringrazio moltissimo per questo commento che mi rende molto felice!! ^_^

      Rispondi
    • Che bello come da un piccolo dettaglio si possa arrivare a grandi rivelazioni! Non conoscevo questa storia, grazie per averla condivisa 😊

      Rispondi
      • Lucy the Wombat

        Grazie a te per averla letta 🙂

        Rispondi
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