Melbourne bike sharing e dromedari sauditi: che differenza c’è?

Siamo a Melbourne, la grande metropoli australiana. Il Melbourne bike sharing è stato un servizio amatissimo dai cittadini. Ma non da tutti, dal momento che il mondo è brutto perché è vario.

Dopo qualche tempo di disponibilità sempre in calo, però, è venuto da domandarsi: che fine hanno fatto le biciclette gialle? E cosa c’entrano i dromedari?

Per rispondere valutiamo brevemente: due simpatiche storielle realmente accadute, un’unica narrazione e una morale (assente).

I fatti

1) Arabia Saudita, 2018. Strabiliante concorso di bellezza annuale per dromedari. Si scopre che alcuni esemplari si sono fatti il botox per aggiudicarsi il premio finale. Accuse e clamore. I dromedari vengono squalificati.

2) Melbourne, anni Dieci. Le biciclette gialle fanno il loro trionfale ingresso in città. Il nome: O-Bike. La formula: Dockless sharing = ne cerchi una nelle vicinanze tramite l’app, la vai a sbloccare, pedali, la lasci dove vuoi. Tradotto: paghi poco, ti mantieni in forma, non ti accolli l’acquisto e il possesso, fai parte di una comunità che condivide.

E cosa succede?

Viene fuori che le biciclette vengono vandalizzate e usate in modo improprio. Vengono sorprese a sguazzare strafottenti nello Yarra, ripescate e messe in castigo. La gente le incolpa. Gli haters tuonano sui social: “sono inutilizzabili”, “deturpano i marciapiedi”. Insomma, come osano (ma c’è anche chi si chiede “perché condividere con altri una cosa che ti puoi comprare?”)? Accuse e clamore.

Bicicletta del Melbourne Bike Sharing maltrattata
(© Kris Fumberger, via SBS)

Addio al Melbourne bike sharing

Squalifica anche per il Melbourne bike sharing. Giugno 2018: La società O-bike annuncia il ritiro definitivo delle biciclette da Melbourne.

In svariate altre grandi città del mondo, la situazione non differisce. Epic fail.

La sentenza: si dichiarano dromedari e biciclette colpevoli di ogni capo d’accusa. Gli umani si assolvono da ogni imputazione.

Bene così, gente! Bene così.

Dromedario
(Foto Clément Bardot, via Wikimedia Commons)

[Ultimo aggiornamento: 30/07/20]


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Commenti

  1. Avatar Vae Soli
    Vae Soli

    En France, des gens s’insultent, se battent pour avoir un pot de nutella en promotion.
    Alors on pourrait blâmer ces gens là. Mais en réalité, s’ils se battent pour avoir quelque chose de moins cher, c’est qu’ils sont dans le besoin.
    Donc est-ce que ce sont ces gens là que l’on doit blâmer ou bien l’Etat qui fait de la merde au point que des gens viennent à leur main pour pouvoir se faire plaisir avec un pot de nutella.

    Cette vie est parfois si triste.

    1. Avatar Lucy The Wombat

      Oui j’ai vu ça ! Franchement pour moi, il n’y a à blamer que ces gens dont tu parles. Je vois pas comment du Nutella pourrait etre considéré comme nécessaire, là il s’agit de garder un peu d’hygiène mentale et de s’abstenir de régresser à un tel état primitif. Par contre je me demande bien ce que ton traducteur t’a dit, parce que dans ce billet je parlais bien d’autre chose 😀 <3

  2. Avatar trentazero

    Che brutto sapere della infausta fine delle bici, quando ci vivevo io raccontavo a tutti di quell’esempio di civiltà… 🙁

    1. Avatar Lucy The Wombat

      Per i primi mesi anch’io, ero entusiasta e ho dibattuto tanto contro i detrattori delle o-bike… (un’australiana di ampie vedute però l’ho incontrata, mi ha detto “è pieno di carrelli del supermercato in giro, ma di quelli nessuno dice niente”). Ma sta di fatto che da qualche tempo non riesco più a trovare una bici usabile: o è senza sellino, o ha i pedali rotti, o il manubrio rovesciato, o ha altri problemi di manutenzione… mi ero anche comprata il casco apposta (perché ovviamente è stata la prima cosa a sparire) ma ora più che altro se ne sta a casa su una mensola. 🙁

  3. Avatar raffigarofalo

    Che dire… Hai ragione da vendere. Mi ha sconvolto l’idea di questi poveri dromedari martoriati dal botulino. E le MoBike ci sono anche nella mia città (Bergamo) e stanno diventando uno sport olimpico: il lancio della bici nelle rogge o sopra i tetti delle case. Ovviamente tutta colpa delle biciclette che se ne stanno lì, pronte per essere scagliate lontane.

    1. Avatar Lucy The Wombat
      Lucy The Wombat

      Esatto… Non aggiungo nulla 🙁

  4. Avatar Letizia

    Il bike sharing della GoBee Bike, che mi sembra similare come idea, è stato un fallimento anche a Firenze ed in altre città italiane. Bici vandalizzate, distrutte per puro divertimento. Che tristezza e che inciviltà… eppure per le grandi città era un’idea straordinaria!
    Per quanto riguarda i dromedari col botox, beh… lasciamo perdere!
    Ma la colpa è sempre degli altri, no?

    1. Avatar Lucy The Wombat
      Lucy The Wombat

      Eh! 😡 Comunque davvero, bisogna essere dementi per non solo non apprezzare, ma per danneggiare una così bella idea! Anche in Francia (e chissà in quali altri paesi) stessa cosa!

  5. Avatar Monica Frizzarin
    Monica Frizzarin

    Bruttissimo constatare cosa la razza umana sia grado di fare, e dire che siamo Co sixerati esseri intelligenti! OMG!

    1. Avatar Lucy The Wombat
      Lucy The Wombat

      Questa dell’intelligenza è una storia falza 😉

  6. Avatar cakemaniaitalia
    cakemaniaitalia

    sembra che il bike shraing non funzioni mai per questi motivi. mi chiedo come si potrebbe controllare il loro utilizzo improprio… è inconcepibile per una mente normale che si sciupi qualcosa che appartiene a tutti.

    1. Avatar Lucy The Wombat
      Lucy The Wombat

      Ma infatti tra i vari feedback che ho sentito, e che più di tutti mi ha lasciata basita, c’era il fatto che la gente non si rendesse conto che un bene/servizio da condividere con altri abbia un valore aggiunto e non uno ristretto!! Mi si è stretto il cuore 😔

  7. Avatar Jessica
    Jessica

    Ma veramente?! Poveretti quei dromedari, e poverette le bici. Si può essere tanto incivili? Sì, si può. La razza umana è la peggiore sulla terra, alla stregua delle “pulci delle pulci dei porci” (cit. Grease).
    Anche a Brescia c’è il Bike-Sharing (BiciMia), e qui devo dire che funziona alla grande, anzi, talvolta c’è carenza di bici perché le usano davvero in tanti! E stanno aggiungendo sempre più punti di ritiro. Io poi non utilizzo questo servizio perché i bresciani in macchina fanno pena, e c’è il rischio di rimanerci secchi un giorno sì e l’altro pure, però certe colleghe sì, e si trovano bene.

    1. Avatar Lucy The Wombat
      Lucy The Wombat

      Quoto sulla guida degli italiani che è il motivo per cui anch’io non sono quasi mai andata in bici (poi a Milano tra un binario del tram e una mattonella saltata ci sarei rimasta secca subito), comunque per fortuna almeno esiste anche il bike sharing di cui parli tu, quello con le bici da sbloccare in certi punti prestabiliti… Anche secondo me è un’ottima idea, e molto meno vandalizzabile. C’è anche qui a Melbourne, è del comune, ma soprattutto in città così vaste o hai un punto di sblocco proprio sotto casa oppure è facile che sia inutile. Le o-bike invece le trovavo sempre nella mia via e le lasciavo sotto al portone per il prossimo utente! Ho già nostalgia!

  8. Avatar pazziperleferieinitalia
    pazziperleferieinitalia

    No vabbè, vorrei commentare ma quasi non ci riesco…dico solo una cosa: poveri dromedari e povero mondo!

    1. Avatar Lucy The Wombat
      Lucy The Wombat

      Vero? 😔

  9. […] BICICLETTE E DROMEDARI […]

  10. Avatar Julia

    Quella dei dromedari l’avevo sentita, anzi letta su un tg nazionale on line! quella delle biciclette mi mancava. Dispettosi dromedari e biciclette allora! AhahAh

    1. Avatar Lucy the Wombat
      Lucy the Wombat

      Dispettosi e insubordinati! 😄🤔

  11. Avatar almerighi

    qua le rubano

    1. Avatar Lucy the Wombat
      Lucy the Wombat

      Pure qua! Mortacci

  12. Avatar quarchedundepegi

    Ti trovo per puro caso.
    È interessante quello che scrivi… ed è anche interessante dover prendere atto che, circa le biciclette, la maleducazione è in ogni continente.
    Circa i dromedari… non me ne intendo.
    Buon Pomeriggio.
    Quarc

    1. Avatar Lucy the Wombat
      Lucy the Wombat

      Ciao, grazie del commento! Nemmeno io mi intendo di dromedari, la notizia del concorso saudita però mi aveva colpita come tutte le assurdità umane… Che mondo! La storia delle bici mi ha proprio amareggiata perché fino a poco prima del ritiro la compagnia continuava a dichiararsi sicura di restare. :/

  13. Avatar Simona

    Che peccato! Una mia amica a Milano usava spesso il bike sharing per andare a lavoro. Una ritardataria senza precedenti la cui sola salvezza era la postazione delle bici da sbloccare sia sotto casa che sotto il lavoro. Non so ancora esistono a Milano ma sarebbe un peccato che queste iniziative di condivisione, che dovrebbero teoricamente avvicinare e unire le persone cercando di renderle sempre piu’ una comunita’, vengano invece eliminate a causa dell’incivilta’ delle persone. Che poi come dici tu non se, anzi non ce ne assumiamo neppure le responsabilita’ anzi facciamo sempre a scarica barile!

    1. Avatar Lucy the Wombat
      Lucy the Wombat

      Infatti è proprio quest’ultima la cosa che non riesco a tollerare. Mi sembra stupidissimo. Forse abbiamo la stessa amica milanese, comunque! 😀

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